Sono in circolazione ormai da qualche giorno le nuove build "nightly" di CyanogenMod, ovvero versioni preliminari non ancora abbastanza raffinate per il grande pubblico e che invece possono essere sperimentate dagli utenti più avventurosi. CyanogenMod 12 è basato su Android 5.0.2 Lollipop, e quindi si porta dietro molte novità anche sul piano estetico. Ma non è l’unica notizia che circola su quella che è probabilmente la ROM cucinata più popolare in circolazione.
Cyanogen
Tanto per cominciare, a dicembre aveva fatto molto discutere l'apparente rottura dei rapporti tra Cyanogen e OnePlus, il cui One è stato per lungo tempo l'unico smartphone su piazza che montasse ufficialmente una ROM prodotta dalla startup. Alla base di questi contrasti c'è il nuovo accordo stretto da Cyanogen con Micromax, che è culminato nel lancio in India del primo terminale della linea Yu: un punto di non ritorno, a quanto pare, per i rapporti tra Cyanogen e OnePlus, che tuttavia non sono definitivamente morti e sepolti.
Oltre a una versione preliminare di Lollipop autoprodotta, a breve sarà disponible per il OnePlus One anche una ROM sviluppata da Cyanogen apposta per lo smartphone cinese e basata su Android 5.0: quello che accadrà dopo il CEO di Cyanogen Steve Kondik non lo sa o non lo dice, ma tra le righe si intuisce che i rapporti tra le due parti non siano esattamente nel loro momento di massimo splendore. Alla base di tutto non ci sarebbero neppure questioni economiche, bensì di indirizzo delle rispettive startup: l'accordo tra Cyanogen e OnePlus non prevedeva pagamenti, e per ora la prima è esclusivamente concentrata sull'obiettivo di rendere il più possibile universale la mod che produce e piazzarla su più dispositivi in circolazione possibili.
oneplus one
Non a caso le prime versioni di CM11 (release ancora basata su Android KitKat) compatibili con gli apparecchi che di serie installano Android One sono ora emerse dai laboratori Cyanogen: i terminali di questa serie low-cost sono venduti da Google soltanto in poche nazioni (la più importante di tutte è l'India), ma sono pensati per costare poco ed essere venduti a consumatori al loro primo smartphone. A Mountain View sperano così di poter portare online il prossimo miliardo di abitanti del pianeta, e Cyanogen con questa mossa spera di accaparrarsene una fetta.
Il particolare più significativo di questa mossa è tuttavia un altro: gli smartphone Android One sono tutti basati per ora su chip Mediatek, storicamente marchio che mal si concilia con Cyanogen. Per rendere compatibile CM11 con questa architettura sono stati compiuti dei passi significativi, che dovrebbero aprire la strada a una maggiore presenza d'ora in avanti degli apparecchi basati sul SoC cinese nelle liste di compatibilità di Cyanogen.
Per il resto, le attività di sviluppo sono in pieno fermento. I lavori di sistemazione del theme engine per CM12 sono iniziati, e agli sviluppatori di temi grafici sarà richiesto un certo lavoro per aggiornare le proprie opere alla nuova release. In vista c'è anche l'uscita di Android 5.1, già a febbraio, pertanto occorrerà ancora qualche settimana per vedere conclusa questa fase ed approdare a una versione stabile e ufficiale di CyanogenMod 12.