La diffusione del Coronavirus ha travolto il globo intero, o quasi, portando l’OMS ha dichiarare la pandemia. Mentre è ancora allo studio un possibile vaccino, con migliaia di esperti in tutto al mondo che ci stanno lavorando su, i governi stanno cercando di limitare il contagio imponendo ai cittadini le misure restrittive che purtroppo ormai conosciamo tutti bene. Fondamentale in questa fase di contenimento è individuare tempestivamente possibili focolai e persone che mostrano i sintomi del COVID-19, così da poterle isolare e curare in modo efficace.
Tante le ipotesi sul tavolo, dai tamponi mirati a quelli a tappeto, a quelli da effettuare direttamente in auto a tutti i passanti. Non mancano poi proposte di soluzioni tecnologiche per arginare l’epidemia, fermando i contagi ed evitando l’ondata di ritorno. Tra queste c’è anche quella che prevede il ricorso allo smartphone per elaborare le risposte dei test effettuati sulla popolazione.
Smartphone per analizzare i tamponi
Uno dei problemi che sembra stia emergendo è che per analizzare i tamponi effettuati ci vuole troppo tempo: i test devono arrivare in laboratorio, dove poi ci vogliono dalle 4 alle 6 ore per avere una risposta. Nel frattempo chi è stato analizzato si pone in autoisolamento, sperando di essere negativo al COVID-19. Ma nell’ipotesi di fare dei test a tappeto questo tempo sembra eccessivo.
Un team di scienziati britannici della Brunel University di Londra, della Lancaster University e della University of Surrey, ha quindi tentato di sviluppare un dispositivo intelligente in grado di rilevare il Coronavirus in soli 30 minuti, utilizzando un’applicazione per smartphone.
La soluzione proposta dai ricercatori, che se confermata potrebbe rappresentare un’innovazione salvavita, utilizza una combinazione di intelligenza artificiale, elaborazione delle immagini e virologia molecolare, il tutto unito all’esperienza acquisita dagli stessi nel testare uccelli per le infezioni virali nelle Filippine.
Oltre a essere in grado di fornire risultati in soli 30 minuti e ad essere portatile, il dispositivo sembra anche essere relativamente economico, richiedendo un investimento di circa 100 sterline per unità (poco più di 100 euro). Secondo gli scienziati, il device sarebbe in grado di eseguire test su 6 persone contemporaneamente, con un costo per test pari a circa 4 euro. Se il test fosse davvero efficace e attendibile a giovarne sarebbero anche i laboratori, pubblici e privati, attualmente sommersi di tamponi da analizzare.
Come sviluppo ulteriore, i ricercatori vorrebbero includere una funzionalità di tele-medicina per l’app, rendendo il dispositivo operativo da remoto e in grado di inviare i dati dei test a medici e organizzazioni sanitarie.
Il team di ricercatori del Regno Unito è attualmente in cerca di sostenitori per finanziare la produzione in serie di questo dispositivo e del suo sistema associato (l’interfaccia per smartphone).