L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (in inglese, World Health Organization) ha realizzato un’app che consente agli utenti di restare aggiornati sullo stato della pandemia, di seguire i piccoli consigli quotidiani che aiutano a superare, con le dovute attenzioni, il difficile periodo che stiamo vivendo.
CoVid-19: tutti noi possiamo fare la nostra parte
Durante questi giorni, tutti noi possiamo far insieme la nostra parte per combattere il terribile nemico invisibile rimanendo in casa, limitando gli spostamenti allo stretto necessario per arginare la diffusione del virus fra le persone.
Con il sistema sanitario di molte nazioni quasi al collasso, tutti dobbiamo seguire tante piccole procedure – dure, sicuramente – che pongono una distanza sociale fra gli esseri umani a cui nessuno prima d’ora era abituato. Oltre a lavar correttamente le mani, e metter in sicurezza i nostri cari seguendo i protocolli ogni qualvolta usciamo per fare la spesa, per andare al lavoro o altro, possiamo anche essere coscienti nella lettura delle notizie riguardo il Coronavirus, lo stato attuale delle cose, la gestione del controllo dei contagiati, guariti e morti, e le previsioni sull’uscita dall’attuale quarantena imposta dagli Stati e molto altro ancora.
L’app rilasciata dall’OMS (WHO, ndr), è stata lanciata con il nome di ‘WHO MyHealth’, da n team di esperti, ex dipendenti di Google e Microsoft, nonché consulenti e ambasciatori dell’OMS, in collaborazione con altre maestranze del settore. Secondo la roadmap sullo sviluppo dell’app, sembra che verrà lanciata il prossimo lunedì 30 marzo per device Android e iOS.
L’applicazione è stata creata open source, e ciò ha permesso al portale di 9to5Google, di osservarla da vicino durante lo stato dei lavori. Fondamentalmente funzionerà come la ChatBot di Whatsapp. Basandosi su documento di progettazione originale dell’app, nel futuro di WHO MyHealth arriveranno le notifiche specifiche localizzate per posizione, così come gli strumenti di ‘auto-analisi’ che consentiranno a tutti di diagnosticare se i sintomi di un malanno corrispondono con quelli del CoVid-19.
Si potranno anche seguire i contatti, grazie alla cronologia delle posizioni, su Android o iPhone, al fine di capire meglio la diffusione del virus. Considerato il problema della privacy, la condivisione della cronologia delle posizioni potrebbe non essere mai implementata del tutto. Su questo tema c’è un grande punto interrogativo.
Sfruttando una tecnologia come quella di Google Maps, gli utenti potranno indicare se sono stati diagnosticati positivi o se sono entrati in contatto con pazienti positivi al virus. Richiederà inoltre l’autorizzazione per tenere traccia dei dati storici sulla posizione del proprio smartphone.
L’ultimo aspetto interessante è che il CoVid App Collective dell’OMS, ha prima creato il software con Ionic React, per poi passare alla multipiattaforma di Google, Flutter SDK, non solo per la controparte mobile ma anche per l’app Web. Stando a ciò che emerge, alcuni membri dei team Flutter e Dart di Google hanno fornito assistenza e consulenza gratuita per lo sviluppo dell’app dell’OMS.