La cinese Xiaomi ha deciso di attivarsi ed essere solidale con l’Italia, colpita più di altri Paesi dal Coronavirus, inviando migliaia di mascherine alla Protezione Civile.
Xiaomi aiuta l’Italia
Xiaomi non resta indifferente alle difficoltà che l’Italia sta accumulando a causa del Covid-19 e decide di mettersi in moto e dare un reale contributo. Il colosso cinese, infatti, sapendo che il virus è altamente contagioso, ha donato migliaia di mascherine al Dipartimento della Protezione Civile (Dpc).
L’iniziativa di Xiaomi è a dir poco apprezzabile, dato che la situazione in Italia – riguardo al Coronavirus – non è incoraggiante: infatti, non sembra – al momento – esistere un modo per fermare l’epidemia nel prossimo futuro.
A rendere di pubblico dominio la generosa iniziativa è stata la stessa azienda che, attraverso Twitter, ha informato della donazione allegando le foto di bancali contenenti le mascherine, di cui c’è scarsità anche in ambito sanitario.
Abbiamo sentito il dovere di supportare l’Italia nella gestione dell’epidemia di COVID-19, donando un primo importante quantitativo di mascherine FFP3 alla @DPCgov.
Da 2 anni siamo amati e integrati nella vita di questo paese, questo è un modo per dire grazie Italia ❤️🇮🇹 pic.twitter.com/3ZjAxcBsmg
— Xiaomi Italia (@xiaomiItalia) March 5, 2020
Anche su Facebook, Xiaomi Italia ha diffuso il messaggio di solidarietà, accompagnato – anche in questo caso – da scatti che mostrano i bancali con il prezioso accessorio.
Da quando siamo arrivati due anni fa ci siamo sentiti amati e profondamente integrati nella vita del Paese. Anche per questo abbiamo sentito il dovere di supportare l’Italia nella gestione dell’epidemia di COVID-19, donando un primo importante quantitativo di mascherine FFP3.
Il materiale è in arrivo al Dipartimento Protezione Civile, responsabile di coordinare la distribuzione alle autorità locali bisognose e agli altri enti direttamente coinvolti.
“Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino” (Seneca)
Naturalmente, la risposta degli utenti sui social network si è dimostrata molto positiva, data la tangibile fatica nel reperire questo tipo di protezione in commercio.