Che succede se nell’area dove Apple tiene il suo annuale WWDC viene imposto un divieto temporaneo di organizzare qualsiasi evento che porti assembramento di gente, sia pubblico che privato, per ridurre la diffusione dell’epidemia di Coronavirus? Succede che la conferenza della mela morsicata, dedicata agli sviluppatori, potrebbe saltare da un momento all’altro.
Il WWDC potrebbe non tenersi
La Contea di Santa Clara ha imposto il divieto e Apple deve attenersi. Per adesso, il ban durerà fino alla fine del mese di marzo (il 31) a partire da oggi (11 marzo), ma è molto probabile che sia prolungato se l’epidemia negli Stati Uniti dovesse continuare ad avanzare.
Per questo motivo, la conferenza Apple dedicata agli sviluppatori potrebbe essere rimandata o cancellata: non è un evento che è semplice tenere solo in streaming. Un danno, per la mela morsicata, di non poca entità: tradizionalmente, durante il WWDC vengono introdotte molte delle novità software che poi caratterizzeranno tutto l’anno di riferimento.
Si tratterebbe dell’ennesimo tassello in ritardo su una tabella di marcia, quella del colosso di Cupertino, che potrebbe già essere pesantemente compromessa dai problemi legati ai lanci di prodotto. Niente che, considerando la rapida evoluzione dell’emergenza sanitaria mondiale, non fosse comunque stato già previsto da Apple e dagli altri produttori. Non resta, per il momento, che aspettare e adeguarsi all’andamento della situazione in ogni zona del mondo. Vi ricordiamo, a proposito di eventi di elevata caratura internazionale cancellati, che probabilmente nemmeno l’E3 di Los Angeles si terrà, mentre il MWC 2020 è già stato annullato diverse settimane fa.