Il servizio di chatbot istituito dall’OMS su Whatsapp, a cui si possono chiedere tutte le informazioni relative all’emergenza Coronavirus, di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa, diventa globale e arriva anche da noi in Italia. Vediamo come funziona e come utilizzarlo al meglio.
WhatsApp e Coronavirus: informazioni in italiano
L’Organizzazione mondiale della sanità intensifica in tutto il mondo la comunicazione sui social media con lo scopo di combattere la disinformazione e contrastare le fake news che come sempre circolano in rete, in particolare in questo momento delicato dovuto al diffondersi a livello globale del COVID-19. Tra le iniziative avviate anche quella che prevede la possibilità di avere tutte le informazioni ufficiali sulla diffusione del virus e su tutto ciò che ne consegue semplicemente avviando una una chat sulla diffusissima app di messaggistica istantanea, WhatsApp, presente pressoché su ogni smartphone in Italia e non solo.
Con questo servizio di informazione sul COVID-19 su WhatsApp, l’OMS prevede infatti di raggiungere almeno 50 milioni di persone in tutto il mondo, contribuendo così a diffondere info corrette sul tema, fondamentale per riuscire a debellare definitivamente il virus.
Come aderire al servizio
Per aderire al servizio informativo dell’OMS sul Coronavirus basta aggiungere alla propria lista di contatti il numero +41 79 893 18 92, avviare una conversazione con il nuovo contatto su Whatsapp e quindi scrivere qualcosa, ad esempio “Aderire”. In risposta il servizio fornirà una serie di opzioni, per specificare meglio a che tipo di informazioni si è interessati.
Una precisazione importante: la conversazione non verrà avviata con un operatore in carne e ossa, il servizio impiega l’intelligenza artificiale per rispondere alle domande che gli verranno poste in tema Coronavirus.
Vediamo di seguito una schermata di esempio.
Il servizio è gratuito e per ora è disponibile in inglese ma a breve sarà lanciato anche in altre lingue: in arabo e spagnolo questa settimana e in oltre 20 lingue, tra cui italiano, persiano e kiswahili, a seguire.