Il dilagare dell’emergenza da Coronavirus e il conseguente lockdown dell’Italia intera ha stravolto praticamente ogni aspetto della nostra quotidianità, da quella lavorativa a quella della gestione domestica e famigliare. Il rischio di contagio da COVID-19 non solo ci ha costretti quasi tutti tra le mura domestiche e ha cambiato il nostro modo di gestire i rapporti interpersonali e di lavorare, in alcuni casi portando ad uno stop forzato, ma ha anche rivoluzionato molte attività quotidiane, alcune delle quali necessarie, come fare la spesa o acquistare farmaci.
Per uscire di casa e per gli spostamenti oggi sono in vigore specifiche regole: è vietato uscire di casa e muoversi tra Comuni diversi da quello in cui si dimora, a meno che tali uscite e spostamenti non siano giustificati da esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi sanitari, che comunque vanno giustificate mediante autocertificazione da presentare alle autorità competenti in caso di controlli.
E anche negozi ed esercizi commerciali devo rispettare le rigide disposizioni di prevenzione e precauzione per poter restare aperti: evitare assembramenti, far rispettare la distanza di sicurezza tra i clienti di almeno un metro, essere dotati di dispositivi di protezione individuale (DPI), quali mascherine e guanti.
Tutte norme che sommate insieme hanno portato ad una inevitabile conseguenza (nonostante siano sempre più numerose le realtà che si stanno organizzando per effettuare consegne a domicilio, consentendo a tutti di restare a casa): le file fuori ai supermercati, alle farmacie e agli altri negozi rimasti aperti perché ritenuti necessari ed essenziali.
Google segnala le file fuori ai supermercati
Abbiamo parlato qualche giorno fa di alcune interessanti applicazioni, web e mobile, che cercano di aiutare gli utenti a capire quale è allo stato attuale la situazione delle file presenti nei supermercati nella propria zona di riferimento, per aiutarli a valutare quando andare, o meno, a fare la spesa e gli acquisti di prima necessità.
A queste ora si aggiunge anche Big G. Se infatti cerchiamo un supermercato della nostra zona sul motore di ricerca di Google sul lato destro, noteremo che oltre alle informazioni classiche fornite dal colosso di Mountain View, quali indirizzo, orario di apertura e chiusura, telefono e recensioni, ora viene mostrato anche lo stato di affollamento, indicando l’attesa prevista prima di poter entrare nel negozio.
Lo stesso discorso vale nel caso in cui si stia cercando una farmacia, o un altra tipologia di negozi. Anche qualora la ricerca venga effettuata direttamente su Google Maps. Probabilmente Google si basa sui dati di geolocalizzazione che riceve dagli smartphone delle persone che si trovano i prossimità dei negozi.
Segnaliamo che al momento attuale il servizio sembra segnalare (stranamente) poco affollamento ovunque, almeno nelle prove che abbiamo effettuato. L’affidabilità del servizio è sicuramente tutta da testare e magari il servizio andrà migliorato, ma comunque la direzione sembra essere quella giusta.