Quali saranno le conseguenze di medio periodo dell’epidemia da Coronavirus sul mondo del mobile? La domanda era latente ormai da giorni e l’odierno campanello d’allarme suonato a Cupertino (Apple ha avvisato di possibili ritardi nelle vendite che potrebbero pesare sui dati trimestrali) ha generato fibrillazioni sulle borse di tutto il mondo.
Una analisi TrendForce cerca ora di far luce in modo più chiaro su quello che potrebbe essere l’impatto dell’epidemia sul mondo della tecnologia, stimando i danni sulla base delle proiezioni riferite a quanto si sa oggi circa l’andamento delle infezioni.
Coronavirus: l’impatto sul mondo tech
- la produzione degli smartphone potrebbe scendere del 12% rispetto al 2019, con un accento sul mercato cinese: i problemi saranno trasversali tra tutti i gruppi con supply chain e catene di assemblaggio fortemente incentrate sulle aziende cinesi;
- 5G e impianti in fibra ottica potrebbero subire gravi rallentamenti in virtù del fatto che la regione di Wuhan è fortemente impegnata nella produzione di questo tipo di componenti: a pagarne le spese potrebbero dunque essere le aziende cinesi impegnate nel comparto, con l’attenzione che sembra pertanto spostarsi principalmente su Huawei;
- le nuove console in arrivo non dovrebbero subire ritardi: la prospettiva è che il Coronavirus allenti la sua morsa sul Dragone fin dal prossimo trimestre, lasciando a Microsoft e Sony tutto lo spazio necessario per arrivare puntuali all’appuntamento con la nuova generazione di PlayStation e Xbox;
- minimo o nullo impatto sui mercati delle memorie DRAM e NAND: automazione dei processi e stoccaggio delle riserve sono argini sufficientemente resistenti per evitare contraccolpi;
- sensibile impatto previsto sugli smartwatch in virtù del fatto che gli aggiornamenti di serie sono previsti in modo particolare nella seconda metà dell’anno e gli acquisti andrebbero a concentrarsi dalla stagione estiva in avanti: ritardi nella produzione potrebbero impattare sul mercato soprattutto nei prossimi mesi;
- minimo impatto anche per il mondo delle tv, dove il problema è più che altro relativo alla domanda (in forte calo) dal mercato cinese;
-8% previsto per il mondo dell’automobile, -12% per il mercato dei notebook. Tutto ciò, però, nella prospettiva di una epidemia in rallentamento tendenziale e nella speranza che le misure di quarantena adottate in tutto il mondo siano sufficienti a frenare l’epidemia. Maggiore sarà la durata, maggiore sarà l’impatto generale sull’economia: questi danni sono ormai conclamati, ma la situazione può essere preservata se dal punto di vista sanitario si riuscirà quanto prima ad arginare l’allarme.