Fino a pochi giorni fa Apple aveva chiuso tutti i suoi store presenti sul suolo cinese per contenere l’epidemia da CoVid-19; pochi giorni fa era toccato all’Italia, anche a seguito del Decreto emanato dal Premier Giuseppe Conte nella giornata del 9 marzo 2020. Mentre però, pian piano, in Cina si comincia a vedere la ripresa, con pochissimi contagiati registrati negli ultimi giorni nella zona di Wuhan, il resto del mondo si sta trovando ad affrontare la pandemia ricorrendo a drastici, quanto importanti, provvedimenti. Tim Cook fra tutti, CEO di Apple, ha voluto far del suo per contribuire alla causa. Ha infatti deciso di chiudere tutti gli store del mondo (fatta eccezione per quelli cinesi che hanno appena riaperto al pubblico) per fermare la diffusione globale del Coronavirus.
Apple in prima linea contro il Coronavirus
Nel comunicato della compagnia si legge:
In Apple, siamo prima persone e facciamo ciò che facciamo con la convinzione che la tecnologia possa cambiare la vita e la speranza che possa essere uno strumento prezioso in un momento come questo.
Non solo chiusura però; la compagnia ha voluto donare oltre 15 milioni di dollari in tutto il mondo per aiutare i malati e per ridurre gli effetti drastici sull’economia di tante nazioni.
Il CEO ha voluto sottolineare anche l’importanza degli sforzi effettuati dal governo cinese per eliminare il contagio da CoVid-19, fino ad arrivare ad avere un tasso di positivi al virus molto basso.
Voglio esprimere la mia profonda gratitudine al nostro team in Cina per la loro determinazione e il loro spirito. Ad oggi, tutti i nostri negozi in Cina sono stati riaperti. Voglio anche ringraziare il nostro team operativo e i nostri partner per i notevoli sforzi fatti per ripristinare la nostra catena di approvvigionamento.
Stando alle ultime disposizioni di prevenzione della nota emanata da Apple, si vede che l’azienda di Tim Cook ha stabilito di chiudere tutti i negozi del mondo fino al 27 marzo. I dipendenti, nelle diverse accezioni e per chi sarà possibile, lavoreranno da casa attraverso lo “smart working”. Per chi rimane negli impianti invece, la società ha garantito tutti gli standard di sicurezza, delle distanze fra le persone, e la pulizia totale di tutte le aree delle industrie.
Inoltre, sul fronte degli stipendi, i dipendenti continueranno a percepire le loro normali retribuzioni, senza taglio alcuno. Saranno tutelate anche le politiche di congedo in modo che ognuno possa prendersi cura di eventuali familiari o parenti malati. A tutto ciò si somma anche la decisione presa dall’azienda di trasmettere solo online la conferenza dedicata agli sviluppatori di giugno, l’importantissima WWDC 2020.