Il coronavirus è un virus – perdonate il gioco di parole – e come tale può essere facilmente contagioso se non vengono prese sufficienti precauzioni. Proprio per aiutare a limitare le possibilità di contagio, Apple ha deciso di aumentare le misure di sicurezza in Cina, chiudendo non alcuni (come inizialmente fatto) dei suoi store sul territorio, ma tutti i negozi e gli uffici: la riapertura – per il momento – sarebbe prevista per il 9 febbraio.
Coronavirus: Apple chiude tutto
Una misura che ci sentiamo di apprezzare. Lasciare gli store aperti significherebbe ampliare le occasioni di contagio in modo esponenziale, obbligando i dipendenti cinesi della mela morsicata a rischiare la propria salute inutilmente. Dunque, non c’è da farsi prendere dal panico: si tratta, come specificato dalla stessa multinazionale, di una decisione dettata da “un’abbondanza di cautela e sulla base degli ultimi consigli dei principali esperti di salute”.
Solo qualche giorno fa vi abbiamo raccontato che Apple aveva deciso di chiudere alcuni dei suoi store in Cina, collocati nelle zone più colpite dal coronavirus 2019. L’intenzione era quella di riaprire i negozi entro il 3 febbraio, ma sembra che la situazione attualmente non lo permetta. Dunque, oltre a chiudere tutte le sue strutture sul territorio cinese, la compagnia ha anche deciso di spostare la riapertura al 9 di febbraio.
Resta da capire quale sarà il comportamento di altre multinazionali, come Xiaomi, che hanno deciso qualche giorno fa di sospendere le loro attività in Cina: sposteranno anche loro la data della riapertura dei negozi?