Copia privata, ''adeguata'' la tassa su smartphone, memorie e DVD

Franceschini ha firmato il decreto ministeriale che aggiorna il compenso per la riproduzione privata

Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, dopo un’approfondita istruttoria e un confronto che ha visto coinvolte tutte le categorie interessate, ha firmato il decreto ministeriale che aggiorna per il prossimo triennio il compenso  per la riproduzione privata  di fonogrammi e di videogrammi previsto dalla legge sul diritto d’autore.

In pratica, vengono adeguate le tariffe dell'equo compenso per copia privata che saranno di 4 euro per gli smartphone con capacità di 16GB, 4 euro i tablet con 16GB di memoria, 0.36 euro per le memorie da 4GB di capacità e 0.20 euro per i DVD.

“Il Ministro Franceschini e il Presidente della Siae, Gino Paoli”, si legge in una nota del Mibact, “hanno convenuto di impegnarsi, per la parte incrementale di gettito delle nuove tariffe, affinché tutte le categorie di titolari dei diritti di copia privata impieghino una quota di tali somme alla promozione di giovani autori e artisti e di opere prime”.

“Con questo intervento – ha commentato Franceschini – si garantisce il diritto degli autori e degli artisti alla giusta remunerazione delle loro attività creative, senza gravare sui consumatori. Parlare di tassa sui telefonini è capzioso e strumentale: il decreto non introduce alcuna nuova tassa ma si limita a rimodulare ed aggiornare le tariffe che i produttori di dispositivi tecnologici dovranno corrispondere (a titolo di indennizzo forfettario sui nuovi prodotti) agli autori e agli artisti per la concessione della riproduzione ad uso personale di opere musicali e audiovisive scaricate dal web. Un meccanismo esistente dal 2009 che doveva essere aggiornato per legge”.

“Il decreto non prevede alcun incremento automatico dei prezzi di vendita”, aggiunge Franceschini. “Peraltro, com’è noto, in larga parte gli smartphone e tablet sono venduti a prezzo fisso. Ho applicato doverosamente una norma di legge vigente. E’ dal 2012 che le tabelle sull’equo compenso attendevano di essere aggiornate. E ho anche ricostituito il tavolo tecnico che dovrà monitorare l'evoluzione e le tendenze del mercato e che, entro 12 mesi, verificherà lo stato di applicazione di questo provvedimento. Governo e parlamento dovranno adesso riflettere sulla necessità di adeguare la norma di legge ai cambiamenti tecnologici e di mercato, in parte già avvenuti e in parte prevedibili”.

Il decreto corrisponde alle tante sollecitazioni del mondo della cultura. Solo un mese fa, oltre 4.000 autori hanno chiesto al governo di intervenire a tutela del diritto alla creatività e di monitorare i riflessi della costante e rapida evoluzione tecnologica nel mondo dell'arte.

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