L’intelligenza artificiale, nata per simulare i processi di intelligenza umana attraverso una serie di algoritmi e addestramenti, rappresenta un comodo strumento, capace di migliorare e velocizzare lo studio o il lavoro. In questo contesto, la crescente popolarità dei chatbot e delle loro straordinarie capacità può indurre a pensare che l’intelligenza artificiale sia in grado di fare tutto. Sebbene ci sia del vero in questa affermazione, è importante ricordare che l’impegno richiesto per un determinato lavoro o studio non può essere completamente delegato all’AI. Per comprendere meglio questa dinamica, ecco come utilizzare efficacemente l’AI per lo studio e la ricerca.
ChatGPT l’aiuto nella ricerca
ChatGPT è attualmente uno dei chatbot più conosciuti, capace di rispondere a quasi qualsiasi domanda e di svolgere compiti complessi in vari settori. Ma può ChatGPT essere considerato un valido aiuto per lo studio e la ricerca ? La risposta è sì, ma con alcune precisazioni. È possibile accelerare lo studio utilizzando ChatGPT, a patto di avere una buona padronanza dei prompt e una conoscenza approfondita dei contenuti trattati, per garantire il controllo e la verifica delle informazioni generate dall’AI. Infatti, sebbene ChatGPT possa rispondere a tutto, è fondamentale che qualsiasi tipo di testo, informazione o dato fornito venga controllato e verificato. Questo principio non si applica solo a ChatGPT, ma anche a Copilot e a tutti gli strumenti di intelligenza artificiale utili per l’aiuto con i compiti.
Nella pratica, è possibile chiedere a GPT-4o di effettuare ricerche accademiche che devono poi essere analizzate attentamente. Questo consente di velocizzare la ricerca e di trovare in modo pratico le fonti da verificare tramite link. Ma non solo, ChatGPT è in grado di riassumere i punti chiave di ciò che si sta cercando, semplicemente personalizzando il prompt in base alla richiesta.
Tuttavia, quando si tratta di strumenti basati sull’intelligenza artificiale, è importante sottolineare sempre due aspetti fondamentali. In primo luogo, bisogna prestare attenzione a qualsiasi informazione fornita da ChatGPT o da altri strumenti di intelligenza artificiale. In secondo luogo, è essenziale utilizzare questi strumenti come supporto allo studio e non come un completo sostituto dell’intelligenza umana.
Riassumere i documenti con l’AI
Durante lo studio o la ricerca, la fase di analisi di uno o più documenti può risultare molto lunga e complessa. In questo contesto, l’intelligenza artificiale offre un valido supporto che permette di riassumere i documenti in pochi click. Esistono numerose piattaforme che offrono questo servizio, ma ChatGPT si distingue per la sua affidabilità, riuscendo a sintetizzare un lungo documento in un breve testo che include tutti i punti chiave più importanti.
Un altro strumento utile è NotebookLM, una piattaforma gratuita che consente di caricare fino a 50 file sorgente. In questo modo, il riassunto di un testo sarà pronto alla velocità dell’AI, trasformandosi nell’alleato perfetto nei casi in cui i programmi accademici richiedono molteplici letture. Di fatto, gli strumenti di AI possono fornire riassunti utili da prendere come riferimento, facilitando il processo di studio e ricerca.
Ovviamente, come anticipato, non è consigliabile affidarsi esclusivamente a questi strumenti ma è importante combinare la lettura classica con i riassunti, o altri testi, generati dall’AI per ottenere un lavoro completo, una conoscenza approfondita e così avere anche un controllo accurato di ciò che l’AI genera. In questo modo, si può garantire una maggiore accuratezza e comprensione del materiale.
AI: dalla ricerca allo studio
Insieme a tutti i processi necessari per lo studio e la ricerca, l’intelligenza artificiale può aiutare ad accelerare la fase di lettura, a sintetizzare le informazioni e rendere così l’apprendimento più efficiente. Ad esempio, quando un documento di ricerca utilizza molte fonti, può essere difficile tenere traccia di tutte le informazioni. In questi casi, strumenti come NotebookLM possono evidenziare la fonte di determinate informazioni, facilitando il processo di ricerca.
Inoltre, l’intelligenza artificiale può essere utile, oltre le ampie ricerche online, anche per la ricerca negli appunti, il riassunto di capitoli o la sintesi di documenti personali. Questo velocizza il lavoro e aiuta nella fase di apprendimento, riducendo il tempo dedicato ad azioni più lente e noiose, che può essere invece sfruttato per uno studio più approfondito.
Infatti, l’intelligenza artificiale è uno strumento utile quando permette di velocizzare lo studio, non quando lo va a sostituire completamente. Infatti, non è consigliato sostituire i pensieri e le ricerche personali; è sempre ideale unire le forze dell’intelligenza artificiale con quelle personali, piuttosto che eliminarle. Lo studio richiede tempo e una comprensione che vada oltre l’esigenza di completare rapidamente un compito in modo superficiale.
L’esame perfetto con l’AI
Infine, un altro aspetto positivo dell’intelligenza artificiale è la sua capacità di supportare efficacemente diverse fasi dello studio, dalla ricerca alla presa di appunti, fino alla preparazione per gli esami. Nello specifico, su diverse piattaforme, incluso ChatGPT, è possibile caricare appunti, slide delle lezioni o anche passaggi dal proprio libro di testo come fonte di informazioni. Questi materiali possono essere utilizzati come base per creare risorse di studio pratiche e veloci, facilitando il ripasso di un capitolo o la creazione di domande specifiche che imitano un tipo di esame particolare.
Si tratta di un approccio che aiuta a fare pratica in modo concreto e a mettersi alla prova prima dell’esame, permettendo di valutare il proprio livello di conoscenza. L’intelligenza artificiale, quindi, non solo velocizza il processo di apprendimento, ma lo rende anche più efficiente e mirato, offrendo un supporto prezioso per ogni studente che desidera ottimizzare il tempo e migliorare le competenze.
In conclusione è possibile dire che, l’efficacia dell’intelligenza artificiale dipende dall’uso che se ne fa, è fondamentale utilizzarla in modo appropriato. In sostanza, non può e non deve mai sostituire lo studente o il lavoratore.