La decisione dell’Agcom di accettare la proposta delle compagnie telefoniche di fissare a 13,2 cent (11 cent. + IVA) il prezzo massimo degli sms in Italia non trova piena soddisfazione tra molti consumatori e il Codacons che, ad esempio, ha già annunciato di voler impugnare questo provvedimento davanti al Tar del Lazio.
"Si tratta di un regalo per gli operatori telefonici e di un danno per gli utenti italiani – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – e a confermarlo sono i numeri: in Europa inviare un sms costa mediamente 7,5 centesimi. Addirittura in Danimarca l'invio di un messaggino da cellulare costa appena 3 centesimi di euro! Il prezzo massimo di 13,2 cent in Italia non rappresenta affatto una vittoria per i consumatori, ma al contrario una sonora sconfitta!. L' Autorità per le comunicazioni avrebbe dovuto battersi per far scendere le tariffe degli sms nel nostro paese, fissando un prezzo massimo non superiore ai 7 – 8 centesimi, così da portare la media italiana in linea con quella europea".
Anche FacciamociSentire.com non è per nulla soddisfatto del tetto massimo fissato per gli sms, e per protesta invita a non inviare alcun sms domani primo dicembre.
I rappresentanti di FacciamociSentire.com erano stati convocati venerdì 20 novembre a Mi Manda RaiTre per partecipare ad un dibattito di confronto con i rappresentanti di AgCom e AssTel. Se ora AgCom si compiace della proposta avanzata dai quattro principali operatori telefonici sulla apparente diminuzione dei costi degli SMS a partire da gennaio, FacciamociSentire.com conferma lo Sciopero degli SMS che aveva indetto per martedi primo dicembre affinché l'AgCom non accetti la proposta degli operatori telefonici.
Se si analizza bene quanto proposto dagli operatori – spiega FacciamociSentire – "si scopre come l'annuncio del "tutto cambi" si completa nella pratica col concetto "affinchè nulla cambi", nella miglior tradizione del nostro bel paese menzionata fin dal famoso film Il Gattopardo:
– la riduzione sembra che non sarà automatica, ma dovrà essere richiesta da ogni consumatore. Un balzello singolare ma che sicuramente limiterà il numero dei beneficiari di tale iniziativa: in quanti infatti lo ricorderanno, fra questi quanti sapranno come chiederlo e poi quanti verificheranno? Ricordiamoci che il consumatore medio non conosce neppure la sua tariffa telefonica, figuriamoci se ognuno può mettersi a fare le pulci per ottenere qualcosa che un organo di controllo potrebbe imporre per tutti.
– sembra che per usufruirne non si potrà mantenere la propria tariffa telefonica, in alcuni casi sarà necessario migrare ad altro piano tariffario…con tariffe a nostra scelta? No ovviamente, con tariffe sugli altri servizi proposte dagli operatori telefonici. Come dire: "Ti tolgo i costi del coperto, ma mi spiace non posso proporti la solita pasta, puoi scegliere fra il filetto o l'aragosta…ovvio i prezzi son diversi"
– si propone un tetto massimo al costo degli SMS nazionali pari al costo imposto dalla comunità europea per gli SMS in roaming, quando è chiaro che l'SMS inviato all'interno dei confini nazionali coinvolge meno operatori dell'SMS inviato in roaming (due al massimo nei confini nazionali contro i tre minimo nel roaming) e quindi il suo costo dovrebbe essere inferiore nella realtà come è nella logica per cui un servizio prodotto da alcuni attori del mercato non può costare uguale allo stesso servizio prodotto dagli stessi attori ma con l'aggiunta di un dispendio ulteriore da parte di altri attori."