Il mese che ci ha regalato la bomba dell’affare tra Microsoft e Activision si conclude con un’altra clamorosa notizia: Sony ha annunciato di aver trovato un accordo per l’acquisizione di Bungie sulla base di 3.6 miliardi di dollari. Lo studio è noto per aver dato vita al franchise di Halo e per aver lavorato di recente ai due Destiny, di cui ha acquisito i diritti di pubblicazione indipendenti da Activision soltanto di recente.
Sony compra Bungie: cosa succede ora, Destiny esclusiva PlayStation?
Lo sviluppatore tiene subito a chiarire i termini dell’operazione:
“Continueremo a pubblicare e sviluppare in modo creativo i nostri giochi in modo indipendente. Continueremo a guidare una community Bungie unificata. I nostri giochi continueranno a essere dove si trova la nostra community, ovunque scelgano di giocare“.
Lo studio di Washington vuole quindi sottolineare che, anche dopo che l’operazione sarà definitiva, resterà una sussidiaria indipendente di PlayStation continuando ad operare come team multipiattaforma. Destiny 2 e i futuri progetti non saranno quindi delle esclusive per console Sony. Una decisione forse sorprendente che potrebbe aprire spiragli interessanti sul futuro del marchio PlayStation:
“Abbiamo stretto una forte collaborazione con il team sin dall’inizio del franchise di Destiny e non potrei essere più entusiasta di accogliere ufficialmente lo studio nella famiglia PlayStation.
Questo è un passo importante nella nostra strategia per espandere la portata di PlayStation a un pubblico molto più ampio. Capiamo quanto sia vitale la community per lo studio e non vediamo l’ora di supportarli mentre rimangono indipendenti e continuano a crescere.”
Sono state le parole di Jim Ryan, CEO e Presidente di Sony Interactive Entertainment.
“Sia Bungie che SIE credono che i mondi di gioco siano solo l’inizio di ciò che diventerà la nostra IP. I nostri universi originali hanno un potenziale immenso e, con il supporto di SIE, spingeremo la nostra compagnia a diventare una società di intrattenimento multimediale globale dedicata a realizzare la nostra visione creativa“.
È stato invece il commento di Pete Parson, CEO dello sviluppatore. Seguiranno inevitabilmente sviluppi.