Cities
On Line ha annunciato l’inizio dei lavori per la realizzazione di una rete
italiana a fibre ottiche, un progetto che prevede la creazione di collegamenti
nella regione Sicilia e nel tratto tra la Sicilia e la regione Lazio.
Alcatel provvederà alla consegna ‘chiavi in mano’
dei primi 1742 chilometri di rete, installata su tratte terrestri e marine,
con una spesa di circa 200 miliardi di lire.
Lo scavo, la fornitura e la posa in opera di cavi
in fibra ottica sarà possibile grazie anche a una convenzione generale con l’Anas
siglata il 4 agosto 2000 e che riguarda tutto il territorio nazionale. Il
progetto prevede la messa in opera di 2690 chilometri di rete, 1249 dei quali
disponibili entro la metà dell’anno prossimo.
Le rete è progettata per soddisfare requisiti
di scalabilità, affidabilità e flessibilità ed è tra le prime ad utilizzare
la tecnologia DWDM, che consente un elevato aumento della capacità di trasmissione
senza sacrificare la semplicità operativa del network e la sua robustezza.
La realizzazione dell’infrastruttura consentirà
a Cities On Line, dallo scorso luglio titolare di licenza individuale per l’installazione
e la fornitura di reti di telecomunicazione aperte al pubblico, di disporre
di un unico mezzo trasmissivo in grado, attraverso la banda larga, di gestire
tutti i servizi propri di una Internet e Telecommunication Company e di entrare
nei mercati per la fornitura di banda su larga scala.
‘In Sicilia – spiega Mazzola, presidente e amministratore
delegato di Cities On Line – giungono i principali cavi provenienti dalle direttrici
transatlantiche, transpacifiche e che vanno verso il sud est asiatico e l’Africa:
cablando l’Isola e collegandola con Roma, porteremo questa enorme capacità
di trasporto d’informazioni verso l’Italia e tutti i paesi europei’.
Anche ‘ i gestori
UMTS inevitabilmente dovranno rivolgersi a chi come noi è in grado di
offrire grandi flussi di connettività perchè, con 30 milioni di
utenti previsti in Italia, sarà indispensabile una rete capace di canalizzare
questa enorme quantità di informazioni’, conclude Mazzola.