Google studia l'ibernazione di Chrome OS: a cosa serve?

Importanti indizi indicano che il team di sviluppo di Chrome OS sta per implementare il processore di "ibernazione": tutti i dettagli.
Google studia l'ibernazione di Chrome OS: a cosa serve?

Chrome OS sta per ricevere il supporto a una particolare e importante caratteristica software presente nei più moderni sistemi operativi: l’ibernazione. Senza entrare troppo nei dettagli, oggigiorno è possibile scegliere tra tre diversi stati di alimentazione per un normale computer: spento, in standby oppure in ibernazione. Mettendo da parte il primo stato che sappiamo tutti cos’è e a cosa serve, lo standy (o sleep) permette di mantenere attivi (alimentati) processore e RAM al fine di garantire una riattivazione rapida del sistema operativo.

Su Chrome OS sta per arrivare il supporto all’ibernazione

L’ibernazione, invece, è una via di mezzo tra lo stato di completa assenza di alimentazione (spento) e lo standby: in questo caso la RAM non viene alimentata ma il contenuto non viene perso come durante lo spegnimento, bensì viene “scaricato” sul disco al fine di non perdere tutte le informazioni immagazzinate. In questo modo il computer andrà a consumare meno energia rispetto allo standby ma garantirà ugualmente all’utente di riprendere il proprio lavoro da dove lo aveva lasciato.

Ebbene, alcune stringhe di codice scovate all’interno del Chromium Gerrit indicano che gli ingegneri Google stanno implementando il supporto all’ibernazione su Chrome OS: il protocollo “Hiberman” studiato dal colosso di Mountain View permetterà al contenuto della RAM di essere scaricato sul disco in modalità criptata. La misura di sicurezza aggiuntiva, quasi superflua per l’ambiente casalingo, si presenta molto utile negli ambienti aziendali dove i Chromebook sono sempre più popolari.

Conviene acquistare un Chromebook?

Se avete intenzione di acquistare un computer economico casalingo per navigare sul web, chattare con gli amici, guardare le serie TV e magari svolgere qualche compito leggero, vi consigliamo di leggere il nostro focus sui “5 buoni motivi per preferire un Chromebook a un PC da 200 euro“.

Fonte: 9to5Google

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