OpenAI starebbe pensando a introdurre pubblicità su ChatGPT. La decisione riguarderebbe solo gli utenti non paganti. Invece, tutti gli abbonati al servizio premium continuerebbero a interagire con le funzionalità dell’intelligenza artificiale senza annunci. Una notizia che potrebbe portare a una svolta l’interazione di tutti coloro che usano le funzionalità in modalità gratuita.
Inizialmente Sarah Friar, Chief Financial Officer di OpenAI, in occasione di un’intervista al Financial Times, aveva affermato che l’azienda stava valutando un modello pubblicitario, sottolineando la volontà di essere “riflessiva su quando e dove” implementare gli annunci.
Nondimeno, successivamente, la Friar ha chiarito la sua posizione con una dichiarazione molto più cauta in merito alla possibilità di introdurre la pubblicità in ChatGPT: “Mentre siamo aperti a esplorare altri flussi di entrate in futuro, non abbiamo piani attivi per perseguire la pubblicità“.
ChatGPT e la pubblicità: la posizione del CEO di Open AI
In passato, il CEO di OpenAI, Sam Altman, aveva espresso una certa avversione verso la pubblicità, definendola “un’industria momentanea“. Aveva anche dichiarato di preferire persone paganti per ChatGPT, con la certezza che le risposte non vengono influenzate dagli inserzionisti. Inoltre, aveva anche sottolineato che gli annunci pubblicitari sarebbero stati “l’ultima risorsa” per OpenAI.
Nonostante questo sembra però che OpenAI stia rivedendo la sua posizione stando alle recenti dichiarazioni della Friar. D’altro canto i costi di gestione della piattaforma sono elevati. Con una valutazione di oltre 150 miliardi di dollari, OpenAI ha investito circa 5 miliardi di dollari in formazione sull’intelligenza artificiale.
Obiettivi, motivazioni e sfide
L’obiettivo di un’azienda, in questo caso anche di OpenAI con ChatGPT, è quello di aumentare i profitti. Nel caso specifico influenzano molto i costi elevati di gestione dei server AI. Inoltre, come per qualsiasi altra azienda, anche OpenAI – come dicevamo – continua a spendere denaro in addestramento, innovazione e sviluppo.
Inoltre, altro aspetto da non sottovalutare è la concorrenza. Ad esempio, sembra che Amazon stia sfidando ChatGPT con una sua intelligenza artificiale. Occorre quindi investire in innovazione per non risultare impreparati di fronte a novità proposte dai competitor nella corsa all’intelligenza artificiale.
Ecco perché potrebbe essere un’idea percorribile quella di aggiungere pubblicità alla versione gratuita di ChatGPT, mantenendo così attivo il profilo free dell’app. Ricordiamo che il costo della versione avanzata è di 20 dollari al mese. Esistono anche piani di abbonamento speciali per team e aziende.