Cerchia e Cerca, solo su Galaxy S24 fino ad ottobre: i nostri test

Abbiamo provato a fondo la funzione Cerchia e Cerca che dal prossimo anno sarà pressoché su tutti gli smartphone Android, ma ora solo sull'S24.
Cerchia e Cerca, solo su Galaxy S24 fino ad ottobre: i nostri test

Tra le funzioni che più incuriosiscono del nuovo Samsung Galaxy S24 v’è senza dubbio la potente “Cerchia e Cerca“. Prima opinione: sul nome non si poteva fare meglio? Nome a parte, resta questa una delle più “smart” tra le funzioni introdotte e da un comunicato rilasciato nelle ore scorse emerge un dettaglio non di poco conto: per accedere a “cerchia e cerca” entro il 2024 bisognerà presumibilmente possedere un Samsung Galaxy S24, oppure un Pixel 9.

Il dettaglio è emerso da un comunicato stampa Samsung che affida all’S24 una vera e propria esclusiva su questa funzione almeno fino ad inizio ottobre. Quella, infatti, è la data entro cui è previsto l’annuncio dei nuovi Pixel di Google, quando la funzione sarà adottata anche sul device di Mountain View. In prospettiva ogni Android potrà accedervi e, del resto, non si tratta di qualcosa di particolarmente elaborato. Nulla che non si potesse già fare con Google Lens, ad esempio, tuttavia “cerchia e cerca” è estremamente più rapida ed intuitiva: funziona, insomma.

L’abbiamo messa alla prova anche con il nostro S24 Ultra per verificare in che modo abbia funzionato sui nostri scatti.

Cerchia e cerca con Galaxy S24 Ultra

Avviare la funzione è molto semplice:

  1. si scatta la fotografia del soggetto che si intende cercare
  2. si cerca la fotografia stessa nella galleria
  3. si tiene premuto il pulsante Home per far partire la ricerca
  4. si cerchia l’oggetto (con il dito o con S Pen) per meglio focalizzare l’oggetto della ricerca
  5. si consultano i risultati

I nostri test

Abbiamo quindi fatto un primo esperimento ritraendo un soprammobile a forma di mela su un tavolo. Se il motore di ricerca si fermasse ad un concetto stereotipato di mela, come risultato potrebbe offrire un cestino di mele: in verità il risultato è molto più intelligente e sfrutta il colore dell’oggetto per identificarlo con ben maggior precisione. Non solo: orienta la ricerca verso l’acquisto più che verso l’informazione, come se volesse presupporre una “intention” di acquisto che in alcun modo è stata espressa.

Cerchia e Cerca con Samsung Galaxy S24

Nella seconda prova abbiamo fotografato un oggetto isolato, peraltro facilmente riconoscibile, per avere conferma del  fatto che la focalizzazione del progetto (made in Google) sia quella di portare traffico verso i negozi e quindi verso una più diretta conversione.

Cerchia e Cerca con Samsung Galaxy S24

 

In questa ulteriore fotografia sono ritratti dei tappi di sughero. La ricerca avrebbe potuto individuare brand o tipologie di vino, avrebbe potuto orientare le risposte verso approfondimenti sul sughero o sull’industria della vinificazione, invece ancora una volta presuppone che si voglia acquistare:

Cerchia e Cerca con Samsung Galaxy S24

Ma non era forse più semplice aprire Google e cercare “tappi di sughero” che non fotografarli? Siamo certi che indirizzare sempre e comunque verso l’acquisto sia il migliore dei comportamenti per un motore di ricerca?

Abbiamo inoltre fotografato alcuni pezzi Lego all’interno di una composizione complessa per valutare cosa avrebbe cercato l’algoritmo:

Cerchia e Cerca con Samsung Galaxy S24

Dalla SERP conseguente sembra sia stata privilegiata una delle risposte più vicine ad uno degli elementi ritratti, così che la risposta potesse essere quanto più contestuale. Ovviamente, ancora una volta, l’indirizzo è quello dell’acquisto e quindi della riproposizione di siti che mettono in vendita modelli Lego similari a quelli ritratti.

E se nella fotografia ci sono edifici o opere d’arte?

Cerchia e Cerca con Samsung Galaxy S24

Buono anche il funzionamento anche in questi casi: l’autore è stato evidentemente identificato grazie all’immagine facilmente riconoscibile e si rimanda alle gallerie che mettono in vendita l’opera. Per trovare informazioni, insomma, servirà uno scroll; per acquistare basterà un click.

L’ultimo test lo abbiamo fatto su una figura più complessa:

Cerchia e Cerca con Samsung Galaxy S24

Il risultato è stato ottimo, perché l’IA ha riconosciuto il tipo di foglia ed ha saputo indicare di che tipo di pianta si trattasse. In questo caso non ha fornito link di vendita (se non attraverso uno spazio sponsorizzato) ed ha rimandato invece alla scheda della piantina ritratta.

It works!

La sensazione è che “Cerchia e Cerca” funzioni estremamente bene. Anche quando lo scatto è a distanza, sa riconoscere gli oggetti e quando li si identifica all’interno di immagini particolarmente complessi ci prova sempre e comunque offrendo risultati di ottima approssimazione.

A breve questa funzione sarà disponibile su molti smartphone Android (pur lasciando una sostanziale esclusiva a Samsung per tutto il 2024) e vien da chiedersi se a Google non converrebbe “don’t be evil” e consentire una maggior personalizzazione dei risultati. Perché non sempre si cerca per acquistare. Se ai SEO viene consigliato da sempre di valutare le intenzioni del lettore, allora medesimo consiglio potrebbe valere per gli algoritmi del motore di ricerca. O no?

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