Sei anni fa, la decisione di legare il pagamento del Canone Rai alla bolletta della fornitura elettrica, con l’obiettivo (raggiunto) di ridurre la percentuale dei furbetti che, pur disponendo di un apparecchio idoneo, non versavano la loro parte. Ora, le cose sembrano destinate a cambiare di nuovo, a partire dal 2023
Niente più Canone Rai in bolletta, lo impone l’Europa
A riportarlo è la redazione di ItaliaOggi, citando fonti interne alla Commissione Europea. A Bruxelles è stata manifestata l’intenzione di calare dall’alto l’imposizione che l’Italia dovrà rispettare come parte degli impegni che fanno capo al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). La variazione potrebbe essere introdotta con la prossima riforma relativa al mercato dell’energia, a supporto della concorrenza.
Ad oggi la spesa da corrispondere per il canone è pari a 90 euro all’anno, da versare in dieci rate (ognuna da 9 euro) con le mensilità da gennaio a ottobre, come già detto insieme alla bolletta della fornitura elettrica.
In che modo avverrà il pagamento a partire dal 2023? Sono diverse le ipotesi al vaglio, per far fronte alla supposizione che tornare alla situazione pre-2015 possa diminuire in modo importante le entrate. Tra queste anche l’applicazione di una tassa sugli smartphone, poiché abilitati alla fruizione dei contenuti prodotti e trasmessi da Rai. Un’eventuale decisione di questo tipo di certo non mancherebbe di far discutere e sollevare un coro di proteste.
Telefoni e tablet sono ad oggi assenti dall’elenco degli apparecchi per i quali è previsto il versamento. Forse non tutti ne sono a conoscenza, ma nella lista figurando anche i lettori MP3 con radio FM integrata, le casse acustiche, i monitor per computer e persino i videocitofoni.