Il Canone Rai è l’abbonamento radiotelevisivo italiano dovuto a tutti coloro che detengono un apparecchio con sintonizzatore TV. In altre parole, chiunque possiede un televisore o un decoder, atti alla ricezione della programmazione del digitale terrestre, deve pagare questa tassa.
Si tratta di una delle imposte più odiate in Italia e, fino a che non fu inserita nella bolletta della luce, era anche la più evasa. Finora quest’ultimo problema è stato risolto dal 2016, ma da gennaio le cose dovranno cambiare. Infatti, il Canone Rai non potrà più essere inserito tra le voci della fattura di energia elettrica.
Perciò il Governo Draghi dovrà al più presto trovare un’alternativa. L’indicazione arriva dall’Unione Europea che ritiene il Canone TV un “onere improprio” se presente in bolletta. Da qui sono nate varie ipotesi su come pagheremo il Canone Rai dal prossimo anno. Tuttavia, ad oggi, ancora non si hanno notizie in merito.
Nondimeno, chi ha richiesto l’esenzione dal Canone Rai deve prestare attenzione a due cose importanti, altrimenti si potrebbe perdere questo privilegio senza nemmeno accorgersene. Scopriamo insieme cosa è bene fare e cosa è necessario considerare per continuare a non pagare questa tassa.
Canone Rai ed esenzione: devi fare attenzione a 2 cose
Gennaio è quasi alle porte e con il nuovo anno, molto probabilmente, cambierà anche la modalità in cui lo Stato Italiano incasserà il Canone Rai. Infatti, come vi abbiamo spiegato, l’abbonamento radiotelevisivo dovrà essere scorporato dalla bolletta della luce.
Perciò, chiunque abbia già richiesto l’esenzione oppure deve ancora farlo, dovrà prestare attenzione che la sua condizione non venga azzerata con questa modifica. In altre parole, potrebbe succedere che chi poteva non pagarlo, con le nuove disposizioni si trovi invece a pagarlo.
Perciò è bene tenere monitorata la situazione da qui a gennaio 2023 e informarsi sulle novità che potrebbero entrare presto in vigore in merito. In questo modo si potrà agire prontamente e, nel caso, inviare nuovamente il Modulo di Esenzione.
Stessa cosa vale ora per chi, non avendo un apparecchio con sintonizzatore TV, non paga il Canone Rai, ma ha cambiato casa. Sottoscrivendo un nuovo contratto di energia elettrica, l’Agenzia delle Entrate riterrà nullo il precedente privilegio dando per scontato che la nuova abitazione sia dotata di televisore o decoder.
Perciò è importantissimo, in questi casi, inviare nuovamente il Modulo di Esenzione del Canone Rai. Altrimenti, senza nemmeno accorgersene, l’utente si troverà addebitato ogni due mesi in bolletta, da qui a fine anno, l’importo di questa tassa pari a 18 euro.
Questo perché, secondo le normative indicate anche sul sito ufficiale dell’Erario, è sempre il cittadino che deve comunicare di non avere in casa un apparecchio con sintonizzatore TV. In pratica, attivare un’utenza elettrica senza farlo vale a dire ammettere in forma implicita di poter ricevere i canali in chiaro anche se, nella precedente abitazione, si era esentati dal pagare questa imposta.