Con una certa vena di polemica, ma anche un po’ di coraggio, diversi politici italiani, in campagna elettorale, hanno promesso un vero e proprio addio al Canone Rai. Non si tratta di uno sconto o di una temporanea cancellazione, ma di una reale abrogazione.
Sappiamo bene che molto spesso le promesse in occasione delle elezioni devono poi scontrarsi sempre con la realtà dei fatti. Ma c’è chi, in particolare, ha diffuso affermazioni sicure e perentorie sul tema. Quel qualcuno è Matteo Salvini.
Il leader del partito della Lega, durante diversi suoi “comizi”, ha espresso tutto il suo dissenso verso il Canone Rai. In alcune circostanze sembrava essere un attacco diretto a chi proprio non riesce a “digerire”. Infatti, in uno dei suoi ultimi commenti ha espressamente dichiarato:
Il Canone della Rai devono pagarlo tutti gli italiani per far fare a pseudo intellettuali di sinistra comizi di sinistra? Pagateveli voi.
Via il Canone Rai dalla bolletta e dalle tasse dei cittadini italiani, e se Fazio vuole fare i comizi, se li paga di tasca sua. Zero Canone Rai, si può, lo fanno 10 paesi.
Ma c’è da fidarsi di questa promessa? Scopriamo insieme tutti i dettagli in merito e cerchiamo di capire se in Italia sarebbe davvero possibile dire addio al Canone TV come hanno fatto in Francia. Ovviamente la speranza, per molti degli italiani, è sempre l’ultima a morire.
Canone Rai: possiamo fidarci di chi promette la sua cancellazione?
Dopo la notizia che il Canone Rai da gennaio 2023 dovrà essere riscosso in altra forma rispetto all’attuale in bolletta, si è acceso il dibattito su questa tassa. L’abbonamento radiotelevisivo italiano, da mesi, ci sta tenendo impegnati in una discussione dopo l’altra.
È evidente che, vista la situazione politica italiana attuale, ancora oggi ci troviamo nel campo delle ipotesi. Ma possiamo fidarci di chi promette una cancellazione definitiva dell’imposta più odiata dagli italiani? Meglio pensare con prudenza.
“Mamma Rai” deve affrontare delle spese e i bilanci non sono felici di questi tempi. Quindi, abolire il Canone Rai impegnerebbe un ipotetico governo a trovare un metodo alternativo per sovvenzionare la televisione pubblica italiana. Ma da dove arriverebbero i soldi?
Alcuni pensano che la Rai dovrebbe sovvenzionarsi di “pubblicità, profitti e ascolti“. Inoltre, secondo altri politici che vedono nella radiotelevisione italiana molte spese inutili e poco pensate, dovrebbe anche iniziare a ridurre gli sprechi.
Non siamo noi a poter dire che fine farà il Canone Rai, ma è chiaro che questo tema sta diventando un cavallo di battaglia sempre più cavalcato dalla politica italiana. Sono tante le promesse su questo tema. Tra pochi giorni scopriremo il suo futuro, nel bene o nel male.