Si torna a parlare di una delle tasse più odiate dagli italiani insieme al Bollo Auto. Stiamo parlando del tanto discusso e controverso Canone Rai. Ogni notizia che possa anche solo ricordarlo serve per sollevare un polverone su questo tema tanto dibattuto quanto contestato. C’è chi non vorrebbe proprio pagarlo, mentre altri ritengono che sia tra i più bassi in Europa e perciò necessiti di una correzione al rialzo.
Ma cosa, in questi giorni, ha fatto ancora una volta parlare del Canone Rai? La risposta la troviamo in Francia dove, in vista delle elezioni, e quindi in piena campagna elettorale, Emmanuel Macron ha detto di voler eliminare il Canone TV dal Paese. Una notizia che ha riacceso le polemiche in Italia. Un po’ perché siamo confinanti e un po’ perché corrono ancora voci di un possibile aumento.
Tutti sperano di scongiurare quest’ultima eventualità, visti i continui rincari del carburante, dell’energia elettrica e delle materie prime. Inoltre, la guerra tra Russia e Ucraina sta portando conseguenze pericolose. Vediamo cosa sta succedendo dai nostri vicini francesi e cosa potrebbe succedere a noi in un futuro non troppo lontano al Canone Rai qui in Italia.
Canone TV: i nostri cugini francesi lo vogliono eliminare
Che il Canone Rai sia praticamente odiato da tutti gli italiani è un fatto ormai noto. Non ci sono dubbi sul fatto che molti tirerebbero un sospiro di sollievo nel sapere che questa tassa verrà presto cancellata. Peccato però che la proposta non arriva dall’Italia, ma dalla Francia. Infatti, Gabriel Attal, portavoce di Emmanuel Macron, ha fatto sapere che una delle prime proposte del presidente francese, qualora dovesse essere rieletto per un secondo mandato, è quella di cancellare il Canone TV:
Ciò che proponiamo di eliminare non è il finanziamento, ma lo strumento, vale a dire il canone, vale a dire fare pagare a 28 milioni di francesi 138 euro, indipendentemente dal loro reddito.
Comunque l’alternativa al Canone TV sarebbe un bilancio approvato su cinque anni. Ecco come ha motivato questa nuova soluzione il portavoce Attal ai microfoni di France Inter, la principale emittente radiofonica della Francia:
Abbiamo bisogno di un sistema audiovisivo forte in un contesto di disinformazione, in un contesto in cui i colossi del digitale fanno circolare informazioni che non sono sempre corredate da fonti.
Cosa succederà in Italia
In Italia, purtroppo, sembra che l’eliminazione del Canone Rai sia solo un’utopia. Sono poche le speranze che vedono il nostro Paese imitare le proposte della Francia. Tant’è che non molto tempo fa proprio l’amministratore delegato del gruppo, Carlo Fuortes, aveva dichiarato:
“È il più basso in tutta Europa, 90 euro sono pochi”.
Da qui si sono accese diverse polemiche dovute alla preoccupazione che questa tassa possa un giorno subire una rimodulazione. Ovviamente, Fuortes ha smentito un possibile aumento del Canone Rai. Correggendo il tiro aveva poi spiegato che la sua affermazione voleva sottolineare il fatto che di quei 90 euro solo 77 euro arrivano effettivamente alla Rai. Ciò nonostante, il rischio di possibili rincari non è un’ipotesi così strana e lontana.