Il Canone Rai è la tassa che lo Stato richiede a tutti i cittadini italiani in possesso di uno o più apparecchi atti alla ricezione dei canali televisivi e radiofonici tramite sintonizzatore TV. In altri termini viene definito l’abbonamento radiotelevisivo italiano.
Sono molti i cittadini che odiano particolarmente questa imposta, trattenuta in 10 rate da 9 euro ciascuna durante l’anno all’interno della bolletta della luce. Questa modalità di riscossione però, con molta probabilità, dal prossimo anno cambierà.
In sostanza, il Canone Rai non potrà più essere una delle voci contenute nella fattura dell’energia elettrica. Questo, per ottemperare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che mira ad adeguarsi anche alle richieste dell’Unione Europea di togliere i cosiddetti “oneri impropri” dalla bolletta della luce.
Se la modalità di pagamento futura del Canone Rai rimane ancora un’ipotesi, la cosa certa è che esistono alcune categorie che possono fare domanda di esenzione. Attualmente, queste sono in ritardo per la richiesta di non pagare in toto la tassa.
Tuttavia, chi può essere esonerato, potrà chiedere uno “sconto” del 50% sull’importo del Canone Rai entro il 30 giugno 2022. Infatti, rientrando, seppur tardi, tra coloro che possono non pagare questa tassa, potranno far richiesta di pagarlo solo 45 euro.
Canone Rai: richiesta di esenzione a giugno 2022
Stando a quanto esposto sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, alcune categorie ben definite possono fare domanda di esenzione dal Canone TV. La richiesta però deve essere inoltrata inviando il Modulo di Dichiarazione Sostitutiva del Canone Rai entro il 31 gennaio di ogni anno.
Chi però è in ritardo, per vari motivi, può comunque ottenere uno sconto del 50%, essendo esonerati solo per il secondo semestre dell’anno. Quindi sarà possibile pagare il Canone Rai solo 45 euro, invece dei 90 euro totali. Ma chi può inviare questa domanda entro il 30 giugno 2022?
- Contribuenti con utenza elettrica per uso domestico residenziale, ma che in nessuna abitazione è presente un apparecchio TV, sia proprio che di un componente della famiglia anagrafica;
- Cittadini ultrasettantacinquenni con un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8.000 euro l’anno;
- Diplomatici e militari stranieri.