Il Canone Rai sta preoccupando milioni di italiani. Non si tratta dei suoi 90 euro a cui tutti siamo abituati ormai a pagare dal 2016 in bolletta, ma di ciò che gli succederà in futuro. Le previsioni, infatti, non sono rosee e, giustamente, si sta diffondendo il panico per possibili novità spiacevoli.
In pratica, anche diverse associazioni di difesa dei consumatori prevedono che il Canone Rai subirà un aumento il prossimo anno. Ciò che sta pesando su questo pronostico è che questa tassa non sarà più riscossa attraverso la bolletta della luce, ma il Governo dovrà pensare a un nuovo metodo.
Il motivo arriva dalle normative che regolano i mercati dell’energia elettrica nell’Unione Europea. È vietato inserire “oneri impropri” tra le voci che compongono una fattura legata alla fornitura di energia elettrica.
Siccome quella della bolletta si è rivelata in questi anni una soluzione all’evasione diffusa di questa tassa, ora Stato e Rai sono preoccupati di tornare ai livelli precedenti il 2016, anno in cui l’abbonamento radiotelevisivo italiano è finito in bolletta.
Canone Rai: le associazioni denunciano mancanza di attenzione per utenti e contribuenti
In questi giorni sono state pronunciate parole forti da parte di alcune associazioni di difesa dei consumatori. La loro denuncia riguarda la mancata attenzione che lo Stato dovrebbe mostrare nei confronti dei cittadini prima di prendere qualsiasi decisione. Perciò cresce sempre di più l’idea che il Canone Rai aumenterà fino a quasi 300 euro.
Tra le varie dichiarazioni, che si sono susseguite in queste settimane concitate, hanno fatto rumore quelle di Aduc, Associazione Utenti e Consumatori APS. Ecco cosa ha dichiarato recentemente proprio in merito al tema Canone Rai e possibili aumenti:
A sentire cosa dice a giorni alterni l’attuale presidente Rai, sembra che il problema più grosso in questo momento sia solo aumentare gli introiti estendendo anche il numero di pagatori.
Se da parte Rai abbiamo l’interesse a maggiori introiti per far meglio lavorare l’azienda, i “padroni” dell’informazione di Stato (i partiti in Parlamento) sembra siano poco attenti ad utenti e contribuenti, interessati invece a trovare maggiori spazi per le proprie persone e, di conseguenza, maggiori spazi per il loro strumento di propaganda.
Anche se Aduc pensa che la Rai sia più interessata ad aumentare i suoi “introiti“, vogliamo ricordare che il gioco si basa sulla percentuale del Canone Rai che lo Stato trattiene prima di inoltrare la somma all’emittente radiotelevisiva italiana. Perciò, qualora il Governo volesse concederle di più, quei soldi non li prenderebbe certo dalle sue tasche, ma da quelle degli italiani.
Ecco perché in molti credono che, qualora lo Stato Italiano dovesse accogliere le lamentele dell’Amministrazione Rai in merito al fatto che il Canone TV è tra i più bassi in Europa, il futuro sarà un aumento di questa tassa. E quale momento migliore per farlo se non prendendo la scusa di doverlo togliere dalla bolletta perché obbligati dall’Europa?
Aduc, infine, ha proposto una soluzione molto forte al problema Canone Rai, che vi riportiamo tale e quale dichiarata sul suo sito web ufficiale:
Nel frattempo, utenti e contribuenti tenuti a debita distanza dal poter esprimere qualunque opinione in materia, non ci resta che stimolare l’abbandono della TV tradizionale con l’antenna, quella per cui al momento si paga l’imposta/canone. Le alternative, inclusa la Rai stessa, sono molteplici in Internet dove, più o meno, è presente anche chi invia il segnale sull’antenna del nostro tetto di casa.