Tra soli 2 mesi ci troveremo già immersi nel nuovo anno con un gennaio 2023 carico di novità. Non manca molto tempo a che il Canone Rai dovrà essere tolto dalla bolletta e riscosso con una nuova modalità. Tuttavia, anche se questa situazione appare urgente, non abbiamo notizie in merito.
Il nuovo Governo in carica non si è ancora espresso sul tema, se non durante la precedente campagna elettorale. Tra l’altro, c’è chi adesso spera venga eliminato definitivamente come alcuni membri dell’attuale coalizione avevano promesso probabilmente per ingraziarsi voti e preferenze.
La domanda però rimane sempre quella? Cosa succederà al Canone Rai dal 1° gennaio 2023? La risposta è difficile da dare visto che non c’è materiale di discussione per ora. Non sta nemmeno aiutando la crisi energetica che rischia di farci affrontare un inverno rigido e a rischio blackout.
L’unica cosa certa è che la riscossione non potrà più avvenire tramite bolletta. Questo perché le linee guida dell’Unione Europea per il mercato libero impediscono l’inserimento di “oneri impropri” tra le voci riguardanti i costi e i consumi dell’energia elettrica. Cosa dobbiamo aspettarci?
Canone Rai: il futuro sembra ancora incerto
Non ci sono voci in merito al Canone Rai e al suo nuovo metodo di riscossione per il prossimo anno. Nessuno sta più proferendo parola, probabilmente perché si tratta di una materia complicata che rischia di provocare da subito dissenso tra i cittadini per il nuovo Governo.
Una scelta prudente è comprensibile, ma almeno ci si augura che l’Esecutivo sia già al lavoro per indicare una soluzione percorribile. La speranza è che non pesi troppo sulle tasche degli italiani, ma che allo stesso tempo non riporti ai livelli di evasione pre 2016, anno in cui l’abbonamento radiotelevisivo italiano è finito in bolletta.
In questi giorni se ne stanno dicendo di ogni su questa tassa. Addirittura sembra che il Canone Rai includerà anche gli smartphone come dispositivi atti alla trasmissione della programmazione radiotelevisiva di “Mamma Rai”. Ad ogni modo, non ci resta che attendere nuove espressioni dal Governo.