Il Canone Rai da gennaio 2023 sarà protagonista di diverse novità. Prima fra tutte, e la più sicura, sarà la modalità di incasso non più in bolletta. Infatti, secondo volontà delle linee guida dell’Unione Europea, nelle fatture dell’energia elettrica non dovranno più comparire “oneri impropri“, e l’abbonamento radiotelevisivo è uno di questi.
Restano però ancora nel campo delle ipotesi se il Canone Rai subirà aumenti, vista l’approvazione del progetto di riqualificazione della sede di Viale Mazzini, e come verrà riscosso. Al contrario, sono già state confermate le modalità di esonero.
Scopriamo quindi quali sono le condizioni necessarie per evitare di dover pagare il Canone TV. Vediamo anche come poterlo fare nella maniera più corretta per non incorrere in spiacevoli sanzioni dovute a mancati pagamenti segnalati con cartelle esattoriali dall’Agenzia delle Entrate.
Canone Rai: quali modalità di esonero sono state confermate
Come spiega il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, quest’anno è possibile presentare la domanda di esonero del pagamento del Canone TV a partire dal 1° luglio 2022. Chi può farne richiesta dovrà inviare il Modulo di Dichiarazione Sostitutiva del Canone Rai e inviarlo compilato in ogni sua parte, entro il 31 gennaio 2023, tramite:
- l’applicativo Web dell’Agenzia delle Entrate che richiede l’utilizzo delle credenziali di accesso telematiche dell’Agenzia o dello SPID;
- raccomandata A/R senza busta all’indirizzo Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22-10121 Torino;
- CAF o intermediari abilitati.
Ma chi può presentare richiesta di esenzione dal Canone Rai? Pur essendoci molto fermento in merito a questa tassa e prevedendo alcune novità che modificheranno la sua modalità di riscossione, fondamentalmente sono state confermate due categorie che possono evitare di pagare l’abbonamento radiotelevisivo italiano:
- tutti coloro che pur essendo intestatari di un’utenza elettrica domestica non detengono alcun televisore dotato di sintonizzatore TV nella loro abitazione;
- tutti i cittadini che hanno compiuto 75 anni e che hanno un reddito annuo personale e del coniuge che non supera complessivamente gli 8.000 euro.