Brutte notizie per chi si aspettava una svolta epocale nell’abbonamento radiotelevisivo italiano dal prossimo anno. Contrariamente a quanto finora detto, il Canone Rai rimarrà in bolletta ancora per tutto il 2023. L’annuncio è arrivato per iscritto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) pubblicato in una recente nota:
La milestone Pnrr trova il suo fondamento nell’esigenza di tutela della concorrenza del mercato dell’energia elettrica e si basa sulle proposte AGCM, la quale non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell’energia, a condizione che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali. Requisito che risulta soddisfatto.
Tutti eravamo in attesa di una definizione in merito, ma pochi si sarebbero aspettati che anche durante il 2023 il Canone TV sarebbe stato richiesto ancora tramite la bolletta della luce. Addio quindi alla speranza di molti che volevano vedere cancellata questa pratica di riscossione. Si potrebbe fare un nuovo episodio di “Che Dio ci aiuti”, nota serie TV in realizzata dalla stessa Rai.
Di contro, per il momento anche l’altra speranza, quella di poter dire addio al Canone Rai, è andata in fumo. Che fine faranno le varie promesse che sono state elargite con generosità agli italiani durante la campagna elettorale? Una domanda che merita una risposta e che pensiamo non tarderà ad arrivare.
Canone Rai fuori dalla bolletta: per il MEF sono voci infondate
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha detto la sua in merito al Canone Rai fuori dalla bolletta. Secondo il Ministro Giancarlo Giorgetti queste erano solo voci infondate. La posizione in merito è stata ben espressa nella nota pubblicata recentemente riguardante proprio questo tema.
Privare l’azienda pubblica degli incassi derivanti dall’abbonamento radiotelevisivo italiano, ora che dal 2016 non è la tassa più evasa dagli italiani, potrebbe diventare un problema. Infatti, secondo Il Sole 24 Ore uno dei motivi di questo cambio rotta improvviso riguarderebbe proprio le condizioni economiche di “Mamma Rai”.:
Gli ordini del giorno non sono vincolanti. E adesso il vento sembra cambiato, probabilmente complice la necessità di tenere in ordine i conti dell’azienda radiotelevisiva pubblica: al 30 giugno 2022, secondo la relazione approvata dal CDA lo scorso ottobre, l’utile netto era in miglioramento di 45,9 milioni e la posizione finanziaria netta consolidata risultava negativa per 301 milioni di euro (seppur in miglioramento rispetto al semestre precedente). Appare difficile poter rinunciare all’incasso derivante dal canone (1,7 miliardi di euro nel 2021 dalle sole famiglie), possibile grazie al pagamento in bolletta, introdotto come misura anti-evasione nel 2015 dall’esecutivo Renzi.
Restiamo quindi in attesa di nuovi sviluppi anche perché non mancheranno di certo voci contrarie che cercheranno di mettere il bastone tra le ruote a questa decisione. Nel frattempo, il Canone Rai ufficialmente dovrebbe rimanere nella bolletta della luce, almeno fino a prova contraria.