Il Canone Rai è una delle tasse più disprezzate dagli italiani. L’incubo di questo abbonamento si è fatto ancora più importante da quando si è saputo che verrà estromesso dalla bolletta della luce. Questa decisione è stata obbligata dall’Unione Europea che non ammette “oneri impropri” all’interno di una fattura dell’energia elettrica.
Anche se all’apparenza per qualcuno potrebbe sembrare una buona notizia, in realtà non lo è. Infatti, secondo diversi esperti, potrebbe diventare l’occasione per il Governo Draghi di aumentare il costo del Canone Rai. Le previsioni di questa rimodulazione non sono nemmeno tanto buone visto che c’è chi parla di 300 euro.
Nondimeno, sono perciò tanti coloro che ci stanno chiedendo come poter evitare di pagare questa imposta tanto odiata. Il modo convenzionali e legale per chiede l’esenzione è rientrare nei casi elencati sul sito dell’Agenzia delle Entrate, che sono fondamentalmente tre:
- non avere apparecchi con sintonizzatore TV in casa, pur essendo titolari di un’utenza elettrica;
- rientrare nella fascia di età degli ultrasettantacinquenni con reddito inferiore a 8.000 euro annui;
- essere un militare o un diplomatico straniero.
A queste tre però se ne aggiunge ancora un’altra, da pochi conosciuta. Si tratta dei rivenditori e dei riparatori di televisori per gli apparecchi che vengono parcheggiati nei loro negozi o nei loro laboratori di riparazione. Ma non è l’unico caso extra che può dire addio al Canone Rai.
Canone Rai: chi altro può non pagarlo
È bene precisare che chi ha un parente anziano dovrebbe prestare attenzione a un’opportunità interessante. Infatti, tutti coloro che risiedono in una casa di riposo non dovranno versare il solito importo del Canone Rai.
Questo è molto importante per i familiari che potrebbero invece non saperlo e continuare a pagare per lui. In realtà, se il soggetto che è ricoverato in strutture per la terza età in maniera definitiva, qualora non rientrasse nell’esenzione degli ultrasettantacinquenni, non dovrà comunque pagare questa tassa.
Perciò chi ne è implicato dovrebbe al più presto inviare comunicazione scritta all’Agenzia delle Entrate che prenderà atto della nuova situazione e così esonererà dal pagamento dell’abbonamento radiotelevisivo italiano l’utente che ora si trova in una casa di cura o di riposo.
La dichiarazione dovrà essere inviata ad “Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale 1 – Ufficio Canone TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino“. Ricordiamo inoltre, che entro giugno 2022 è ancora possibile richiedere l’esenzione dal Canone Rai se, invece, si rientra tra le tre categorie sopra menzionate.