Sembra quasi inutile, visto quanto se n’è parlato in questi ultimi mesi, ma è arrivata la conferma. Il Piano Nazionale Ripresa Resilienza (PNRR) ha confermato che dal 1° gennaio 2023 i fornitori di energia elettrica non saranno più obbligati a riscuotere il Canone Rai.
Ciò vuol dire che l’abbonamento radio televisivo italiano non sarà più una voce all’interno delle bollette della luce. Una notizia che già da diverso tempo è sulla bocca di tutti e che adempie le linee guida indicate dall’Unione Europea per poter ricevere la terza rata di finanziamenti.
Si parla di 19 miliardi di euro che, vista la situazione economica non solo italiana, ma anche europea e mondiale, all’Italia fanno davvero comodo. Ovviamente, questo cambiamento richiederà importanti modifiche sulla modalità di riscossione del Canone Rai dal prossimo anno.
Una decisione non indifferente visto che la scelta di Renzi, nell’ormai quasi lontano 2016, ha portato questa tassa dai precedenti livelli altissimi agli attuali livelli minimi di evasione. Sarà quindi necessario valutare bene come evitare di tornare a una situazione fuori controllo pre bolletta per questa imposta.
Canone Rai: cosa dobbiamo aspettarci per il 2023
Con l’ultimo caro bollette e la lotta di Codacons per non pagarle, avere fatture di energia elettrica più chiare e senza oneri impropri come il Canone Rai sarà sicuramente di beneficio. Tuttavia, il pericolo è che anche l’abbonamento radio televisivo italiano possa subire un aumento.
Storicamente, il Canone TV era pagato da ogni famiglia circa 110 euro l’anno. Con l’avvento della riscossione tramite bolletta l’importo era stato ridotto agli attuali 90 euro. Venendo meno questo metodo potrebbe non solo ritornare al prezzo di una volta, ma – visto le lamentele dall’amministratore delegato della Rai – il Canone Rai potrebbe aumentare.
Riguardo alla nuova modalità per pagare questa tassa se n’è parlato tanto, ma sono tutte ipotesi. Molti parlano di 730, altri di abolizione e diversi ancora prevedono sarà passata la gestione alle Regioni, come avviene per quelle autonome e a statuto speciale.
Recentemente, attraverso un comunicato ufficiale, il Codacons ha parlato di abolizione totale del Canone Rai. Secondo la famosa associazione in difesa dei consumatori, anche “Mamma Rai”, in un mercato di libera concorrenza, potrebbe autofinanziarsi con la pubblicità, come fanno tutte le altre emittenti televisive nazionali e regionali.