Le vendite globali del 2001 di
nuovi cellulari si sono fermate a 399.6 milioni, con un calo del 3.2% rispetto
all’anno precedente. Lo studio è stato fatto dalla società specializzata Gartner
Dataquest. Dal 1996 al 2000 vi sono stati degli aumenti medi annuali nelle
vendite del 60%, anche per questo motivo il calo del 2001 è ancora più significativo.
I motivi di tali cali risiedono
perlopiù nella crisi generale economica, che ha portato gli operatori a ridurre
o a rimuovere del tutto i sussidi per l’acquisto di nuovi cellulari. Per ciò
che concerne le posizioni di mercato, continua a rafforzarsi Nokia, che arriva
al 37% del totale, mentre al secondo posto si conferma Motorola con il 14.8%,
che fa registrare un’ottima performance in Cina, dove diventa il primo costruttore,
e nel mercato CDMA americano. Al terzo posto troviamo Siemens, con il 7.4% del
mercato, mentre al quarto posto si piazza Samsung, che ha fatto registrare la
miglior performance generale, con un aumento di oltre il 36%, grazie al quasi
monopolio del mercato interno ed alla ottima diversificazione dei propri prodotti.
Ericsson, ancora senza Sony, si ferma al quinto posto, con il 6.7% del mercato,
gravata dalla pessima situazione economica e dal consistente calo fatto registrare
nella prima parte dell’anno.
Stagnanti anche le vendite dei
nuovi terminali GPRS, soprattutto a causa delle pessime situazioni delle reti
e della scarsità di nuovi servizi. L’unica ventata di novità si è avuta esclusivamente
con l’arrivo dell’Ericsson T68,
primo terminale con display a colori, che ha fatto registrare un’ottima performance
alla fine del 2001. Nonostante i segnali della prima parte del 2002 non siano
incoraggianti, vi sono dei cenni di ripresa, che potranno essere confermati
con l’arrivo sul mercato dei nuovi smart phones.