Qualche giorno fa una bomba nel mercato videoludico ha scosso ogni persona: Microsoft ha avviato le pratiche per l’acquisto di Activision/Blizzard, colosso del gaming con all’attivo tante saghe videoludiche importanti. Tra tutte spicca Call of Duty, la serie di giochi di guerra che negli ultimi anni ha fatto impazzire gli utenti con Warzone, la versione battle royale, e che ogni anno ci lancia titoli più o meno interessanti. Un report però sembra evidenziare che la serie potrebbe abbandonare l’uso di lanciare un gioco all’anno in favore di titoli più curati.
In un articolo che descrive le reazioni interne all’acquisizione, Bloomberg ha riportato che dipendenti di alto rango hanno discusso dei piani di release di Call of Duty. Sembra infatti che il costante lancio di giochi annuali stia stancando gli utenti, e un rallentamento potrebbe giovare ai risultati.
Il cambio di uscite di Call of Duty potrebbe avvenire dall’anno prossimo
Numeri alla mano, Call of Duty: Vanguard ha venduto il 36% in meno nel Regno Unito (anche se rimane comunque uno dei titoli migliori): il fenomeno è definito da molti come una sorta di affaticamento, pratica non troppo strana nel mondo dei videogiochi.
Se ci pensiamo di recente molti giochi “annuali” stanno perdendo colpi, mentre altri noti brand hanno già fatto il passaggio ad una release più “comoda”. Spicca tra tutti Assassin’s Creed, saga che aveva raggiunto un punto di saturazione anni fa e che, con il rilancio di Assassin’s Creed Origins, un cambio di gameplay e una cadenza di rilascio diversa è riuscita a recuperare.
Mentre quindi attendiamo il prossimo Call of Duty (che con tutta probabilità sarà Modern Warfare 2), c’è una probabilità elevata che dal 2023 dovremo attendere due anni per ogni titoli della serie (ovviamente con un supporto post lancio che andrebbe a dare contenuti in questo lasso di tempo).