Dopo la recente pioggia di ban e il raggiungimento di quota 500.000 account allontanati dai vari Call of Duty, arrivano ulteriori provvedimenti contro razzismo e comportamenti tossici. A rivelarlo è la stessa Activision, tramite Twitter e sul blog ufficiale di Call of Duty, sottolineando l’importanza di garantire un’esperienza di gioco divertente per tutti i videogiocatori.
In particolare, nelle scorse ore sono stati bannati oltre 350.000 account da Call of Duty: Black Ops Cold War, Warzone, Modern Warfare e COD Mobile. Punire i comportamenti tossici e razzisti è una priorità per Activision Blizzard, la prima mossa per ripulire la community da videogiocatori scorretti e manchevoli di rispetto nei confronti di alleati e avversari.
https://twitter.com/CallofDuty/status/1397598417929609225?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1397598417929609225%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fmultiplayer.it%2Fnotizie%2Fcall-of-duty-warzone-350000-giocatori-bannati-razzismo-comportamenti-tossici.html
I recenti 350.000 ban sono il frutto dell’introduzione di nuovi filtri per il riconoscimento di nickname e nomi dei clan non conformi alle regole contro il razzismo. Inoltre il sistema è in grado di riconoscere espressioni irrispettose all’interno della chat di gioco, consentendo al team di moderazione di intervenire nei confronti dei player coinvolti.
Si tratta di un’ottima iniziativa da parte di Activision, che sta dimostrando particolare interesse nel migliorare l’esperienza di gioco dei propri utenti, riducendo al minimo la presenza di cheater e implementando maggiori tutele contro razzismo, sessismo e comportamenti scorretti. Potrebbe trattarsi di un punto di svolta per la community di Call of Duty, che non può di certo vantare una buona reputazione nel corso degli ultimi anni.