Oramai le chiamate Call Center a scopo di marketing sono all’ordine del giorno. Spesso ci sono utenti che ne ricevono più di una sul loro smartphone e tutte, alla risposta, iniziano con: “Parlo con il signor […]?”, oppure “Parlo con la signora […]?”.
La risposta più ovvia e automatica che potremmo dare è “Sì” se ci hanno posto questa domanda pronunciando il nostro nome. Bene, questa è l’ultima truffa che operatori Call Center criminali stanno utilizzando per chiudere contratti senza che il destinatario della chiamata ne sia consapevole.
Si tratta di una vera e propria truffa per propinare abbonamenti telefonici non richiesti e così sottrarre denaro alle vittime. Ad aver rivelato questo raggiro, nuovo perché recente, ma vecchio perché utilizzato da tempo, è stata l’associazione Udicon che ha iniziato a ricevere parecchie segnalazioni dai cittadini.
Scopriamo quindi come questi operatori Call Center agiscono e quali sono i metodi efficaci per proteggersi. Evitare di cadere in questa trappola è indispensabile perché il rischio è quello di vedersi sottrarre denaro e dover poi procedere con difficoltà per risolvere il problema.
Call Center: attenti a come rispondete
Il metodo del Sì è ormai conosciuto, ma continua a mietere molte vittime. Ecco perché esperti truffatori lo utilizzano sempre. Questa volta sono proprio alcuni operatori Call Center a sfruttare questa tecnica per chiudere più contratti possibili.
Il procedimento è simile a tutti. Il Call Center chiama per informare l’utente in merito a un’offerta e durante la conversazione cerca in tutti i modi di fargli pronunciare un “Sì” che verrà poi utilizzato come prova di un contratto chiuso telefonicamente.
All’effettivo si tratta di una vera e propria truffa che diversi poveri malcapitati si sono trovati ad affrontare cadendone vittima. Ecco perché, proprio in questi giorni, sono al vaglio alcune nuove regole a difesa degli utenti contro il telemarketing selvaggio dei Call Center.
Una di queste prevede proprio che un contratto sia valido solo se è avvenuta conferma scritta dell’offerta da parte di un utente. Quindi si dovrebbe escludere la registrazione telefonica che, come nei casi denunciati da Udicon, spesso viene creata a dovere come truffa.
Cosa fare per difendersi da queste truffe
Attualmente, però, questa regola non è ancora in vigore. Quindi occorre proteggersi da queste pratiche fraudolente messe in atto da pericolosi Call Center. Ad aver fornito alcuni consigli per difendersi da queste truffe e non caderne vittima è stato Vincenzo Paldino, presidente di Udicon Emilia-Romagna:
Tutelarsi è tanto facile quanto cadere nel tranello: basta pensare a quante telefonate pubblicitarie riceviamo ogni settimana. Va evitato quindi, se possibile, di pronunciare la parola “Sì”, cercando piuttosto di variare le risposte alle domande usando altre espressioni per accertarsi con chi si sta parlando.
Il nostro consiglio […] è quello di prestare sempre la massima attenzione ed eventualmente di bloccare il numero da cui avete ricevuto la chiamata.