Sono veramente in pochi a sapere che in ogni telefono
cellulare GSM esiste un efficace antifurto che potrebbe sconfiggere la microcriminalità,
rendendo praticamente inutilizzabili i cellulari rubati.
L’ IMEI (International Mobile Equipment Identity),
il codice che identifica in modo univoco ogni telefono cellulare, potrebbe essere
infatti trasformato con estrema semplicità in un potente deterrente:
in caso di furto sarebbe sufficiente comunicare ai gestori l’ IMEI del proprio
telefonino (a proposito, per visualizzarlo è sufficiente digitare il
codice *#06#) affinchè in una manciata di minuti possa essere disposto
un blocco che impedirebbe all’apparecchio di collegarsi alla rete.
Perchè il blocco degli IMEI possa essere
realmente efficace è necessario che i gestori adeguino le proprie infrastrutture
e soprattutto che venga adottato un database unico (CEIR – Central Equipment
Identity Register), per evitare che un cellulare bloccato da un gestore possa
continuare a funzionare sulle reti delle altre compagnie telefoniche.
Per Mauro Sentinelli, direttore generale di Telecom
Italia Mobile, la soluzione del problema appare comunque complessa: le organizzazioni
criminali, ma anche i tecnici più esperti, sono infatti in grado di modificare
l’ IMEI, annullando gli effetti del blocco. L’archivio dei cellulari rubati
dovrebbe inoltre essere internazionale, per evitare che i cellulari rubati possano
essere venduti all’estero.