L’aumento costante dei costi a cui stiamo assistendo da un po’ di mesi sta portando molte società a rivedere le politiche aziendali e i servizi offerti ai clienti. Non sappiamo se anche questo è uno dei motivi che ha portato PayPal a comunicare una novità che gli utenti non apprezzeranno.
Infatti, il colosso dei pagamenti digitali, noto per i numerosi vantaggi e le garanzie a suggello degli acquisti online, in un comunicato ufficiale ha fatto sapere che il rimborso spese di spedizione per i resi non sarà più attivo.
Addio quindi a uno dei servizi molto apprezzati da chi ha un conto attivo con PayPal. Cosa vuol dire questo? In pratica per gli acquisti idonei che un utente vuole restituire non verrà più rimborsato il costo della restituzione degli articoli al rivenditore.
Scopriamo insieme tutti i dettagli di questa notizia, perché PayPal ha deciso di prendere questa strada e quando entrerà in vigore la modifica. Se hai in sospeso qualche reso idoneo provvedi subito ad avviare il processo prima che non ti venga più accettato.
PayPal, stop ai resi gratuiti: come, quando e perché
Grazie a PayPal un utente, scegliendo questo metodo di pagamento, poteva contare sulla politica di reso gratuito anche quando il venditore non forniva tale servizio. Era il colosso digitale a prendersene carico rimborsando il cliente. Parliamo al passato perché presto questo servizio verrà eliminato. Ma quando succederà?
A partire dal 27 novembre 2022 – si legge nella nota ufficiale – PayPal non fornirà più etichette di reso gratuite né accetterà le richieste di rimborso delle spese di reso. Assicurati di inviare eventuali richieste idonee prima di tale data per fare in modo che vengano ricevute ed esaminate come di consueto.
In altre parole, solo per chi ha già attivo il servizio – e non per le nuove registrazioni – sarà possibile inviare una richiesta di reso gratuito fino alle 23:59 (ora locale) del 26 novembre 2022. A far data del giorno successivo, ovvero il 27 novembre 2022, il servizio non sarà più disponibile per nessuno.
All’inizio dell’articolo abbiamo abbozzato una nostra idea sul perché PayPal avesse preso questa decisione così radicale. Tuttavia, le motivazioni ufficiali della società, pubblicate sul comunicato stampa, dicono ben altro e non sembrano essere così chiarificatrici:
PayPal aggiorna e sviluppa continuamente nuove funzionalità per i propri clienti. A volte alcuni servizi devono essere gradualmente eliminati nell’ambito di questi cambiamenti più grandi. Sappiamo quanto i resi gratuiti mancheranno ai nostri utenti. Va però ricordato che offriamo altri modi per aiutare i consumatori, come la Protezione acquisti.
Bisogna comunque ammettere che i vantaggi sono di gran lunga superiori rispetto a questa nuova e futura defezione. Basti pensare alla possibilità di pagare a rate con PayPal anche la Pubblica Amministrazione, sempre a tasso zero e senza la necessità di fornire garanzie al mini finanziamento.