Gestori e produttori di cellulari non sono le uniche
società che hanno visto i propri profitti aumentare in modo vertiginoso
negli ultimi anni. Le vendite di telefoni cellulari sono passate dai 101 milioni
di unità del 1997 ai 258 milioni previsti per quest’anno.
Secondo un’analisi pubblicata di recente dalla
IC Insights, ‘Texas Instruments, Lucent, Conexant, Advanced Micro Devices, Intel,
STMicroelectronics, TriQuint Semiconductor e Analog Devices sono fra le maggiori
società produttrici di componenti elettronici per cellulari che hanno
beneficiato di questa crescita’.
Nella corsa alla miniaturizzazione estrema queste
aziende hanno saputo concentrare in pochissimi centrimetri quadrati i componenti
necessari al far funzionare i telefonini. Nokia, primo produttore mondiale di
telefoni celluari, solo quest’anno dovrà spendere 3.3 miliardi di dollari
per acquistare i componenti elettronici da utilizzare nei propri modelli.
Bill McClean, presidente di IC Insights, sostiene
però che entro il 2003 i tassi di crescita per il mercato europeo, americano
e giapponese inizieranno ad appiattirsi. Sarà necessario allora prendere
in maggiore considerazione il continente asiatico, dove fra tre anni solo il
17% della popolazione avrà un telefonino.