Ultimamente esperti in cybersicurezza e truffe online stanno parlando molto dei bonifici istantanei e di quanto questi possono essere molto pericolosi. Questo “strumento” è davvero comodo quando è necessario inviare denaro all’istante, ma nascondono pericoli a molti non molto chiari.
In realtà non sono loro a essere pericolosi in sé, ma le circostanze e le situazioni. Infatti, una delle caratteristiche è che non possono essere richiamati. In pratica, una volta effettuato un bonifico istantaneo non può più essere annullato. La banca dell’ordinante non sarà in grado di chiedere alla banca del destinatario un recall.
Questo in ottica di truffe online apre uno scenario molto pericolo per le vittime se inviano denaro utilizzando bonifici istantanei. Infatti, qualora dovessero accorgersi che quella in cui sono inciampati è una truffa non potranno più bloccare l’invio del bonifico. Dall’altra parte il criminale avrà già ricevuto il denaro e spostato su altri conti irraggiungibili.
Truffe online: i criminali chiedono bonifici istantanei
Come per la truffa del sollecito di pagamento tramite PEC, i cybercriminali hanno preso l’abitudine di convincere le potenziali vittime a effettuare bonifici istantanei nelle loro truffe online. Si tratta di una pratica ormai comune proprio per i motivi che abbiamo spiegato prima. A porre l’attenzione sul tema è stata anche Lisa Di Berardino, vice questore e responsabile della Sezione di Polizia Giudiziaria, che – come riportato dai colleghi del Corriere della Sera – ha spiegato:
Attenzione anche ai bonifici istantanei, che sono una spina nel fianco: non andrebbero fatti mai perché una volta trasferito il denaro, è molto difficile riuscire a recuperarlo dai conti correnti. Sempre che i soldi siano ancora lì e non abbiano preso altre strade.
In conclusione, i bonifici bancari sono un ottimo strumento per effettuare pagamenti istantanei, ma a persone che conosciamo, non certo a sconosciuti che potrebbero averci ingannato con pericolose truffe online. Perciò è davvero fondamentale non cedere a richieste email o telefonate dove il destinatario sembra anche essere un ente, forze dell’ordine o la nostra banca.