
Federconsumatori ha denunciato una truffa molto pericolosa. Segnalata in questi giorni, viene diffusa dai truffatori tramite bollettini postali sospetti. Questi vengono distribuiti non solo tramite posta elettronica, come ci aspetteremmo oggi giorno, ma anche nelle cassette postali dei cittadini in formato cartaceo. Questa è una novità particolarmente interessante che sta facendo preoccupare.
Infatti, sembra proprio che i criminali stiano percorrendo qualsiasi strada per truffare più persone possibili. Tecnologia e tradizione sono i mezzi adesso scelti da questi truffatori. A denunciare quanto sta accadendo è, per l’appunto, l’ente a difesa dei consumatori per eccellenza che, tramite avvisi e comunicati ufficiali online, sta avvertendo tutti gli utenti.
“L’obiettivo specifico è quello di confondere i destinatari a pagare in fretta con il rischio di incorrere in sanzioni”, ha spiegato Federconsumatori. I criminali, tramite questi bollettini postali sospetti e finti, cercano di ottenere denaro e dati personali dalle vittime. Questo porta non solo un danno economico alla vittima, ma anche a un furto di identità vero e proprio.
Bollettini Postali pericolosi: niente di vero e nulla da pagare
I criminali stanno cercando di confondere le persone imbucando nella cassetta postale o inviando tramite email bollettini postali finti che intimano il destinatario a pagare del denaro. Si tratta di facsimili di bollettini che solitamente vengono inviati da enti ufficiali, banche o aziende. Occorre non cadere in questa trappola.
Federconsumatori ricorda: “Sappiamo che chi emette più bollettini di conto corrente postale per il pagamento del diritto annuale che viene esclusivamente a mezzo di modello di F24 o piattaforma di PagoPA e non nominano incaricati all’incasso. Inoltre, ci risulta che gli enti camerali non inviano mai via mail proposte di pagamento. Si deve pertanto diffidare di richieste anomale di pagamenti che pervengono, non solo apparentemente dalla Camera di commercio ma anche da società o aziende che non si conoscono, e bisogna prestare attenzione anche alle telefonate anomale, volte a ottenere dati riservati relativi a estremi bancari, fatturato, nomi di clienti/fornitori o altri dati sensibili. Inoltre, non si chiedono nemmeno ai liberi professionisti dati di cui è già in possesso, e nel caso si debba provvedere a rimborsi, si chiedono i dati necessari per l’accreditamento esclusivamente di norma via Pec e le comunicazioni contengono tutte le informazioni di contatto dell’ufficio camerale che sta inviando la richiesta”.
Quindi, in caso di dubbi su bollettini postali è meglio contattare direttamente Federconsumatori, il proprio commercialista o l’ente che sembra averlo inviato tramite i canali ufficiali e non quelli indicati nella comunicazione.