Il Bureau dell’Industria e del Commercio di Yinchuan, nel nord della Cina, ha disposto il ritiro dai negozi, in tutta la propria zona di competenza, del nuovo Motorola V60, nella versione appositamente realizzata per il mercato cinese. A seguito di diverse segnalazioni, si è infatti venuto a scoprire la presenza di gravissimi bugs a livello software nel telefono stesso, che non permettevano di effettuare e ricevere chiamate, presentavano la data del mese precedente e facevano bloccare il terminale in caso si tentasse di utilizzare contemporaneamente l’interfaccia in cinese e quella in inglese. Tutto è nato dalla segnalazione di un acquirente, che non riusciva a risolvere i problemi del suo V60, pagato oltre 550 dollari. L’uomo dapprima si è rivolto a Motorola, che ha ammesso i problemi ed ha effettuati due diversi aggiornamenti al software del cellulare, poi al negoziante dove l’aveva acquistato, visto che gli aggiornamenti effettuati non avevano sortito effetto alcuno, negoziante che, però, si era rifiutato di sostituire il cellulare. |
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A questo punto l’uomo ha presentato
denuncia al Bureau dell’Industria e del Commercio della città, che ha disposto
dapprima un test su otto V60, ed una volta constatata la presenza su tutti gli
esemplari dei medesimi problemi, dichiarato il ritiro dal mercato, visto che
il terminale non soddisfala i requisiti di qualità richiesti. Un portavoce di
Motorola ha affermato di riconoscere i problemi del cellulare e che tutti gli
acquirenti saranno adeguatamente risarciti al più presto. Probabilmente, se
la stessa cosa fosse possibile in Europa, ben pochi cellulari rimarrebbero nei
negozi per molto tempo, vista la recrudescenza di problemi software in molti
terminali di ultima fattura.