La sicurezza informatica delle banche è abbastanza per affrontare il crescente numero di truffe online con le nuove tecnologie e strategie? Una domanda che molti si stanno ponendo, inclusi anche gli esperti in cybersecurity. I dati parlando chiaro.
Secondo il Threat Intelligence Report di Check Point, gli ultimi 6 mesi hanno visto le banche italiane nel mirino di minacce con una media di 1.906 attacchi informatici a settimana. Come specificato nel report, “questo settore è il sesto più attaccato nel nostro Paese e ha visto l’impatto degli attacchi salire di +0,35%, passando dal 2,26% di inizio giugno al 2,61% di fine novembre“.
Cristiano Voschion, Country Manager Italia di Check Point Software Technologies, ha spiegato: “Nell’era digitale, la fiducia nel settore bancario non si basa solo sulla qualità del servizio, ma anche sulla capacità dell’istituto di proteggere i propri sistemi e dati. La sicurezza informatica costituisce la spina dorsale della fiducia dei clienti, garantendo la stabilità finanziaria e la resilienza operativa“.
Come prevenire le truffe online aumentando la sicurezza delle banche
Check Point ha anche fornito una serie di consigli che aiutano a prevenire e contrastare le nuove truffe online, aumentando così la sicurezza delle banche. Ve li riportiamo qui di seguito.
- Architettura Zero Trust: le banche stanno abbandonando il vecchio modello di sicurezza perimetrale per abbracciare il concetto di “non fidarsi mai, verificare sempre”. Questo approccio prevede controlli continui su ogni dispositivo e utente, indipendentemente dalla loro posizione nella rete.
- Intelligenza Artificiale contro le minacce: l’AI sta rivoluzionando il rilevamento delle anomalie, permettendo di identificare e neutralizzare potenziali attacchi in tempo reale, molto prima che un operatore umano possa accorgersene. Inoltre, non bisogna dimenticare che l’intelligenza artificiale viene sfruttata per nuove truffe.
- Crittografia a 360 gradi: la protezione dei dati sensibili non si limita più solo ai server, ma si estende a tutti gli stadi del ciclo di vita dell’informazione, sia quando è in transito che quando è archiviata.
- Audit di sicurezza frequenti: le banche più attente hanno implementato un regime di controlli regolari per scovare e correggere vulnerabilità prima che possano essere sfruttate dai malintenzionati.
- Gestione sicura dei fornitori: con l’aumento degli attacchi alla supply chain, le istituzioni finanziarie stanno mettendo sotto la lente d’ingrandimento i propri partner, implementando rigidi protocolli di sicurezza per le integrazioni con terze parti.
- Educazione dei clienti: le banche stanno investendo in programmi di formazione per i propri clienti, insegnando loro a riconoscere tentativi di phishing, l’importanza di password robuste e l’uso dell’autenticazione a più fattori (MFA). Un cliente informato è un cliente protetto, e questo si traduce in una riduzione significativa dei rischi sia per l’individuo che per l’istituzione bancaria.
In conclusione, la sicurezza delle banche è abbastanza per prevenire le truffe online quando anche gli utenti consapevoli assumono comportamenti sani e attenti online. Le banche possono creare un ambiente digitale più sicuro, i clienti aumentano la loro fiducia e, se informati, proteggono i risparmi anche dalle più sofisticate minacce informatiche.