Cyberpornografia, pedopornografia, pedofilia, esibizionismo e traffico sessuale. Sono queste le 5 accuse che molti utenti stanno ricevendo tramite una pericolosa email firmata Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Possiamo solo immaginare cosa possa provare una persona nel leggere un messaggio così forte e spaventoso, anche se non ha fatto nulla ed è innocente.
Purtroppo questa è la nuova tecnica attuata da cybercriminali esperti per spingere il povero malcapitato a fornire dati personali e sensibili. L’obiettivo è infatti quello di generare panico e spingere la vittima nella trappola, portandola a ricontattarli pensando di essere sotto indagine per questi cinque reati. Scopriamo insieme tutti i passaggi di questa terribile truffa phishing.
Se avete ricevuto una email dall’Autorità Garante per l’Infanzia siete in pericolo
Se non si fosse capito, non è di certo l’Autorità Garante per l’Infanzia ad aver inviato questa email. Si tratta invece di un perfetto clone realizzato nei mini dettagli, che sembra proprio arrivare dall’organo monocratico indipendente italiano. Questa truffa phishing, così chiamata perché sfrutta il mezzo mail per perpetrare il raggiro, è riconoscibile dall’indirizzo di posta elettronica: autoritagaranteinfanzia@gmail.com.
Una volta che l’utente ha ricevuto questa email, lo spavento è quasi assicurato. Non certo perché ha commesso i reati sopra menzionati, dei quali è accusato nella email, ma perché potrebbe pensare a un errore o a uno scambio di identità. Questa paura, unita a un forte stato d’ansia, può portare a credere a quanto letto e così agire facendo il gioco dei cybercriminali.
Come si sviluppa questa truffa phishing
In sostanza, la mail che sembra essere stata inviata dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza spinge la vittima a scaricare e ad aprire l’allegato. Una volta aperto, al suo interno si trova un falso atto di citazione della Polizia Postale che invita l’accusato a contattare il prima possibile i truffatori, dato che si tratta di un raggiro criminale.
Salve,
In allegato la tua citazione legale a cui dovrai rispondere al ricevimento, per darci spiegazioni.
Insomma, non solo si tratta di un’esperienza spaventosa che sta gettando nel panico e nello sconforto tantissimi utenti, ma questa truffa mira al furto dei dati personali e sensibili, tra cui anche le credenziali di accesso al conto corrente. Infatti, non è insolito che, dopo aver contattato questi criminali, alla vittima siano richieste somme di denaro per chiudere “il caso”.
Il nostro consiglio è di non spaventarsi mai quando si ricevono email di questo tipo. Tra l’altro l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, così come la Polizia Postale, non inviano mai avvisi di garanzia o atti di citazione a giudizio tramite email. Inoltre, è importantissimo evitare di aprire allegati di dubbia provenienza. Meglio contattare gli organi preposti e così avere chiarimenti.
Sulla stessa linea, vi segnaliamo anche la truffa phishing dell’Agenzia delle Entrate che, in pochissimo tempo, sta mietendo parecchie vittime. Anche in questo caso cybercriminali esperti sfruttano il nome di questo ente per realizzare i loro raggiri.