Il Consiglio dell’Autorita’ per le garanzie
nelle comunicazioni ha affidato la fase preliminare dell’istruttoria riguardante
il cosiddetto servizio universale al dipartimento regolamentazione retto da
Romano Righetti. Nell’ambito della stessa istruttoria l’Autorita’ ha anche incaricato
l’advisor WIK di certificare i conti di Telecom Italia. L’ex monopolista, che
ha l’obbligo di assicurare il servizio di telefonia nelle aree meno redditizie,
ha diritto al rimborso dei costi sostenuti, rimborso che va ripartito fra tutti
i gestori. Proprio l’accertamento di tali costi appare al momento molto laborioso
e rischia, dunque, di prolungare l’istruttoria ben oltre il limite previsto
per legge del 30 giugno prossimo. ‘L’istruttoria sara’ un po’ lunghina’, ha
confermato il commissario Vincenzo Monaci, facendo intendere che sara’ difficile
concludere entro giugno. Il commissario ha poi aggiunto che all’Autorita’ Telecom
Italia non ha ancora comunicato ufficialmente l’entita’ dei costi sostenuti
per garantire il servizio universale. Spettera’ dunque all’advisor WIK verificare
i costi effettivi da rimborsare a Telecom Italia. Solo una volta ricevuta la
certificazione dei dati contabili il consiglio dell’autorita’ provvedera’ a
nominare i commissari relatori della fase finale dell’istruttoria.