In questi giorni la Polizia di Stato ha diramato un allarme a causa di una nuova maxi campagna phishing che sfrutta come esca il buon nome delle Forze dell’Ordine. Si tratta di email fasulle che i cybercriminali firmano sfruttando il nome della Dott.ssa Nunzia Ciardi, Dirigente Superiore della Polizia di Stato, ex Direttore della Polizia Postale. Scopriamo insieme di cosa si tratta e perché sono pericolose.
Nuove email phishing sfruttano il nome della Polizia di Stato
Continuano gli attacchi phishing a opera di cybercriminali esperti che, per rubare dati personali e bancari delle vittime, escogitano tutti gli stratagemmi possibili. In questi giorni, come sta attenzionando la Polizia di Stato sul suo sito ufficiale, si stanno diffondendo false email che sfruttano il nome della Dott.ssa Nunzia Ciardi, Dirigente Superiore della Polizia di Stato.
Si tratta di un’email che cerca di generare panico nel destinatario, oggetto di una presunta indagine per pedopornografia. Ovviamente nulla di tutto questo è vero e, soprattutto, il povero malcapitato che riceve questo messaggio non è assolutamente indagato di nulla. Tuttavia, sono tanti gli utenti che stanno cadendo nella trappola perché la mail è condita anche con i loghi ufficiali della Polizia di Stato. Ecco il testo originale di questa truffa phishing:
Salve, Vi contatto poco dopo un sequestro di infiltrazione informatica (Autorizzato, soprattutto in caso di pornografia infantile, Sito pornografico, Cyber pornografia), per informarvi che siete oggetto di diversi procedimenti legali. Si prega di rispondere non appena si riceve questa email. Rispondi non appena ricevi questa email. Se non c’è risposta, saremo obbligati a procedere e sarete tenuti in custodia fino a quando non sarete portati davanti al pubblico ministero.
Cosa fare in questi casi
Molti si staranno chiedendo come bisogna comportarsi quando ci si trova di fronte a questi casi che, comunque, contengono un messaggio molto forte. Qual è il miglior modo di agire? Per prima cosa occorre comprendere il vero scopo di questi attacchi phishing. Nello specifico, la Polizia di Stato ha spiegato qual è il fine ultimo di questa email truffaldina:
Il tutto allo scopo di causare agitazione nel destinatario, inducendolo a ricontattare i truffatori ed esponendosi in tal modo a successive richieste di pagamenti in denaro e alla comunicazione di propri dati personali.
Detto ciò, è indispensabile non farsi prendere dal panico quando si ricevono questi messaggi e ignorarli. Anche perché, come specificato sul sito ufficiale della Polizia di Stato, nessuna forza di polizia contatterebbe tramite email direttamente i cittadini per chiedere loro pagamenti in denaro o per inviare comunicazione dei propri dati personali sotto minaccia di procedimenti penali o sanzioni.