“Attenti al lupo” è una nuova campagna anti-truffe creata per i cittadini più vulnerabili, come ad esempio le persone anziane. Lanciata dalla Questura di Bari in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari, ha come obiettivo quello di mettere in guardia gli utenti dalle principali minacce online e offline.
Questa campagna di sensibilizzazione mira quindi a contrastare il fenomeno crescente delle truffe ai danni sia degli anziani che dei più giovani. Un problema che sta diventando sempre più preoccupante non solo in Puglia, Regione dove si svolge questa iniziativa, ma anche in tutta Italia.
I dettagli della campagna anti-truffe
La nuova campagna anti-truffe “Attenti al lupo” si distingue per il suo approccio.
- Coinvolgimento universitario: gli studenti dell’Università di Bari partecipano attivamente alla realizzazione dei video informativi così da aiutare le persone più vulnerabile e al tempo stesso imparare buone abitudini contro le truffe più diffuse.
- Diffusione capillare: i materiali della campagna saranno distribuiti in luoghi strategici, centro della comunità.
- Supporto istituzionale: l’iniziativa gode del sostegno della Questura di Bari, garantendo un’ampia visibilità e credibilità. Inoltre, il materiale è strategicamente preparato da esperti in truffe, come gli agenti della Polizia Postale e i loro consigli contro le truffe online.
Le truffe contro gli anziani sono un vero e proprio problema sociale, con conseguenze che vanno oltre il danno economico immediato. La campagna anti-truffe “Attenti al lupo” è fondamentale per:
- prevenzione: fornire gli strumenti per riconoscere ed evitare potenziali truffe;
- sensibilizzazione: aumentare la consapevolezza riguardo a questi tipi di criminalità;
- supporto sociale: creare una rete di protezione, coinvolgendo diverse fasce di età.
Consigli per la sicurezza
Questa campagna anti-truffe è un pozzo enorme di consigli per la sicurezza. “I principali consigli, oltre a quello classico di non aprire le porte agli sconosciuti, sono quelli di non fidarsi di offerte esagerate, di non dare mai codici o conti via telefono, di parlare con i propri familiari anche quando si ha solo un sospetto di raggiro e di denunciare sempre le truffe subite, anche quelle non andate a segno“, ha spiegato Emma Monterisi, presidente dell’associazione In&Young.
- Verifica l’identità: non aprire mai la porta a sconosciuti senza prima sapere chi sono realmente quelle persone.
- Cautela nelle comunicazioni: diffida dalle chiamate e dai messaggi sospetti, soprattutto se richiedono dati personali o bancari;
- Supporto familiare: in caso di dubbi, contatta sempre un familiare o le forze dell’ordine.