Abbiamo visto tutti i tipi di soluzioni che gli OEM hanno utilizzato per avere uno schermo, il più possibile, privo di cornice. Queste spaziavano da fotocamere pop-up a piccoli fori sullo schermo, fino a doppi display fronte-retro. L’interpretazione di ASUS, probabilmente, è una delle migliori dato che consente alla fotocamera di ruotare. Tuttavia, il temibile Zack Nelson di JerryRigEverything ha rivelato che il sensore dello Zenfone 6 ha altre sorprese in serbo.
Zenfone 6 difficile da riparare
A causa della flip camera rotante – in grado di ruotare di 180°, fungendo sia da cam posteriore che anteriore -, lo ZenFone 6 non ha alcun rating IP (marcatura internazionale di protezione), ma questo non significa che sia più facile smontarlo. Infatti, lo YouTuber Zack Nelson ha scoperto che l’adesivo che collega il vetro al telaio principale può essere leggermente appiccicoso, rendendolo più difficile da rimuovere. Inoltre, avere vicino alla camera dei cavi fragili e facili da tagliare rende il lavoro ancora più complesso. La buona notizia è che la batteria all’interno non è incollata: la linguetta di estrazione sembra non servire a nulla e una semplice spinta permette di tirala fuori.
Accanto al sistema unico di flipping del sensore fotografico, altrettanto particolari sono i due cavi della fotocamera che collegano la camera alle schede madri: sembrano essere protetti da un materiale robusto, ma il problema è che i connettori utilizzati non sono standard. In altre parole, estraendoli si rompe la fotocamera, anche se il telefono può comunque essere acceso.
In buona sostanza, quindi, lo Zenfone 6 risulta essere una meraviglia di telefono da vedere e da usare, ma sembra essere difficile da riparare. Inoltre, un recente test effettuato da JerryRigEverything evidenzia che, in una probabile caduta, il motore che pilota la camera rotante entra nella marcia più alta per ritrarla all’interno del suo alloggiamento il più velocemente possibile. In questo modo la il sensore viene salvaguardato dalle cadute accidentali.