Il primo vero protagonista di Assassin’s Creed è stato senza dubbio Desmond Miles: grazie ai suoi geni abbiamo potuto vivere in prima persona le gesta di personaggi come Altair ed Ezio Auditore. Il suo destino nel terzo capitolo della serie non è però piaciuto a molti: Alex Hutchinson, director di quella produzione, ha svelato che in realtà sarebbe dovuta andare diversamente.
Assassin’s Creed: come doveva finire la storia di Desmond Miles
Nel corso di un’intervista concessa al portale Eurogamer, l’esponente del team di sviluppo di Assassin’s Creed 3 ha spiegato che originariamente la saga sarebbe dovuta essere una trilogia da concludere con la distruzione del pianeta Terra. Desmond e Lucy Stillman, ex ricercatrice dell’Abstergo Industries, si sarebbero però salvati volando via nello spazio alla ricerca di un altro pianeta, dove avrebbero dato vita a una nuova civiltà. Il concetto di Adamo ed Eva, dunque, in chiave contemporanea.
Come ben sappiamo in realtà non è andata così: il nostro pianeta si è salvato mentre i due non sono stati altrettanto fortunati. Ovviamente non conosciamo i motivi che hanno portato gli sceneggiatori a cambiare le carte in tavola, ma all’origine potrebbe esserci anche il successo inaspettato della saga, che ad oggi conta 12 giochi principali e ben 17 spin-off.
Una distruzione completa della Terra forse avrebbe reso difficile trovare un motivo per continuare la storia principale del franchise ambientata nel presente: ad oggi, gli ultimi episodi, come Valhalla e Origins, hanno preso letteralmente le distanze da quel filone narrativo, pur ricollegandosi con piccoli espedienti pensati soprattutto per emozionare i fan di lunga data.
L’ultimo capitolo della serie è stato Assassin’s Creed Valhalla, che è stato un successo clamoroso in tutto il mondo, tanto da convincere Ubisoft a realizzare la prima grossa espansione nella storia del franchise dedicata al gioco: il lancio è previsto per il prossimo 10 marzo.