Uno dei maggiori fastidi al quale
gli attuali possessori di cellulari devono sottostare è il periodico aggiornamento
del software del proprio telefonino. I motivi di tali aggiornamenti continui
sono da ricercare nell’attenzione posta da un certo tipo di clientela, molto
esigente a riguardo, e nel bisogno di eliminare alcuni errori di programmazione,
detti bugs, presenti nella precedente versione software del telefono.
Attualmente le opzioni per aggiornare
tale software sono due, recarsi in un centro specializzato oppure, ma solo per
pochi terminali, effettuarlo da casa, inficiando spesso la garanzia e incorrendo
altrettanto spesso in problemi di varia natura. La società Bitfone
Corporation ha messo a punto un rivoluzionario terzo sistema, che consiste
nell’aggiornamento automatico tramite la rete mobile. Non vi sarà, quindi, più
bisogno di portare il cellulare in assistenza o di smanettarvi, con il rischio
di rovinarne le funzionalità, basterà ricevere direttamente dal proprio operatore
il nuovo aggiornamento via radio, in qualunque posto ci si trovi.
A permettere tale innovativo procedimento
sarà un apposito software, chiamato mProve. Con questo programma si potranno
risparmiare tempo e denaro, sia per gli utenti, sia per gli operatori, sia per
i costruttori. Sunil Marolia, direttore marketing di Bitfone, afferma che tale
procedura avviene tramite l’installazione nel terminale di un software detto
mProve Agent. Tale agente verrà utilizzato come una testa di ponte per gestire
il nuovo software da inserire nel terminale e portare a termine con successo
l’aggiornamento.
Nessun cambiamento hardware è necessario
nel telefono da aggiornare, semplicemente basterà inserirvi il mProve Agent,
che potrà funzionare sia nei nuovi terminali, sia in quelli già in commercio,
nei quali potrà essere immesso in occasione di un nuovo aggiornamento. mProve
funziona indipendentemente dal sistema operativo utilizzato dal terminale, visto
che semplicemente legge il codice sorgente e lo decodifica. Il tempo che impiega
ogni aggiornamento effettuato con mProve dipende, ovviamente, dalla grandezza
del software da inserire. Orientativamente il programma è ottimizzato per fare
in modo che ogni aggiornamento non impieghi più di pochi minuti per essere effettuato.
In occasione del 3GSM
World Congress di Cannes è stata effettuata la prima prova in pubblico di
aggiornamento di un terminale telefonico con mProve, perfettamente riuscita,
anche se l’ammontare dei dati immessi nel terminale è stato di soli 20 kb. Il
tutto avviene senza dover in alcun modo espandere la memoria del cellulare,
grazie alla soluzione software messa a punto da Bitfone. L’operazione sarà effettuata
prevalentemente dagli operatori, sui quali ricade la scelta di come presentare
gli eventuali aggiornamenti agli utenti.
Bitfone raccomanda fortemente di
mettere al corrente i clienti dell’inizio di una procedura di aggiornamento,
anche perché durante tale operazione il telefono risulterà inutilizzabile. Rendere
visibile l’aggiornamento sarà, quindi, pressoché indispensabile. Inoltre dovrebbe
essere possibile poter essere avvistati preventivamene, magari via SMS, del
momento nel quale avverrà l’aggiornamento, con la possibilità di scegliere se
effettuarlo o meno. Sebbene l’implementazione di mProve sia possibile anche
su moltissimi dei cellulari attualmente in commercio, Bitfone propende per inserire
il proprio software soprattutto nei nuovi terminali, sempre più complessi e
sempre più bisognosi di constante aggiornamento. Resta, comunque, la piena compatibilità
con moltissimi terminali 2G, 2.5G e con quelli 3G.
Attualmente Bitfone sta discutendo
con vari costruttori per implementare il proprio mProve in alcuni terminali
di nuova generazione. Ancora non è dato sapere il momento nel quale sarà possibile
effettuare una tale operazione, ma si tratta, certamente, di un’innovazione
non indifferente, che farà felici moltissimi possessori di telefoni cellulari,
stremati dai continui pellegrinaggi nei centri assistenza.