Si avvicina sempre più la data
di esordio negli Stati Uniti dei primi cellulari usa e getta. Dopo il gran parlare
che si è fatto di questi dispositivi nei mesi scorsi, finalmente il primo di
questi modelli, prodotto da Hop-On Wireless
vedrà la luce nel mese di ottobre. Molti analisti sono scettici, però, riguardo
all’effettivo successo di tali apparecchi. Per far si che le aziende produttrici
abbiano un certo rientro economico, i numeri delle vendite dovranno essere alquanto
elevati. Il mercato dei terminali mobili è già saturo, vi sarà spazio per un
cellulare che dura un’ora e poi dovrà essere gettato?
Anche se molte persone ancora non
ne posseggono uno, il cellulare è ormai un aspetto fondamentale della vita di
tutti i giorni, in quasi tutti i paesi del Mondo. Eppure, proprio l’avvicinamento
del telefonino alla fascia meno abbiente, potrebbe far rianimare un mercato
attualmente in una fase di stagnazione. È quello che dicono i vertici di Hop-On,
che affilano le armi per il lancio del primo cellulare usa e getta. I dirigenti
della società stanno stringendo accordi con diversi operatori mobili per acquistare
pacchetti di chiamate, da vendere con il cellulare. La confezione così messa
sul mercato, quindi, dovrebbe comprendere un dispositivo simile ad un cellulare-giocattolo,
senza tastiera, ma con il riconoscimento vocale. Basterà, quindi, pronunciare
i numeri e partirà la chiamata.
Hop-On afferma che anche diversi
operatori stranieri si sono detti interessati al progetto, anche se per ora
la vendita sarà limitata agli USA. Il costo di ogni cellulare oscillerà tra
i 25 ed i 30 dollari, con un’ora di chiamate da poter effettuare. Una volta
scarico, si potrà scegliere se renderlo per farsene scontare per un altro esemplare
o buttarlo. Ovviamente si potranno solo inoltrare le chiamate, non riceverle.
Altre due aziende, però, Telespree
e Dieceland, hanno in programma altri cellulari usa e getta di diversa concezione.
Telespree metterà in vendita, entro il 2002, un vero e proprio cellulare, capace
di chiamare e ricevere, con la caratteristica di avere dei battery packs ricaricabili,
detti Airclips, con un certo ammontare di chiamate all’interno. Ogni Airclips
darà diritto a mezz’ora di chiamate. Si potrò poi ricaricarlo o comprarne uno
nuovo. In questo modo si offrirà all’utente un cellulare simile in tutto e per
tutto ai modelli normali, ma ad un prezzo notevolmente inferiore, circa 30 dollari.
Dieceland, invece, ha in mente
un progetto ancora più ambizioso. Il suo modello di cellulare usa e getta si
chiama Phone-Card-Phone. Il motivo del nome è presto spiegato. Altro non si
tratta che di un vero e proprio foglio di plastica, con i circuiti telefonici
integrati all’interno, una tastierina e l’aggancio dell’auricolare. Il costo
del cellulare, previsto per gli inizi del 2002, si aggirerà sui 10 dollari.
I dubbi su operazioni marketing di questo tipo permangono. Proprio mentre i
colossi del settore sfornano cellulari sempre più completi e complessi, queste
tre aziende danno vita a dei dispositivi basilari, di una semplicità assoluta.
Ci sarà posto per tutti sul mercato futuro?