In Italia sta circolando un nuovo pericoloso tentativo di frode che mette a rischio i risparmi di migliaia di utenti. Si tratta di una sofisticata truffa via SMS, nota anche come smishing, che sfrutta un finto prelievo su PayPal per generare paura e urgenza così da indurre le vittime a cadere nella trappola dei cybercriminali.
Il meccanismo di questo raggiro che impersonifica la nota azienda di pagamenti digitali è semplice, ma insidioso e può essere sintetizzato in quattro fasi principali.
- La vittima riceve un SMS apparentemente proveniente da PayPal.
- Il messaggio avvisa di un presunto accesso abusivo al conto digitale.
- Viene fornito un link da cliccare per “verificare” o “bloccare” l’attività sospetta.
- Cliccando, si viene reindirizzati su un sito clone, dove vengono richiesti dati sensibili.
Ciò che rende particolarmente insidiosa questa truffa è che il mittente dell’SMS appare con il nome corretto del servizio, quindi sembra essere stato ufficialmente inviato da PayPal. Inoltre, il sito fake è spesso indistinguibile da quello originale, non facendo quindi nascere dubbi nell’utente che fornisce i suoi dati a dei criminali.
Truffa PayPal: cosa fare se si sospetta di un SMS
Se si riceve un messaggio sospetto che potrebbe nascondere la truffa del finto prelievo PayPal è importantissimo:
- non farsi prendere dal panico agendo senza ragionare;
- non rispondere e non cliccare su alcun link;
- contattare immediatamente il servizio attraverso i canali ufficiali;
- segnalare il tentativo di truffa alle autorità competenti.
Come proteggersi
Per evitare di cadere vittima della truffa del finto prelievo PayPal e proteggersi è fondamentale:
- non cliccare mai su link ricevuti via SMS, anche se sembrano provenire da PayPal o dalla propria banca;
- ricordare che PayPal e banche non chiedono mai di compiere operazioni via SMS;
- verificare sempre l’autenticità contattando i canali ufficiali;
- prestare attenzione ai dettagli perché questi servizi, quando comunicano, lasciano sempre visibili alcuni dati per permettere il riconoscimento.
In conclusione, la crescente sofisticazione di queste minacce richiede una maggiore consapevolezza da parte degli utenti. Nel primo semestre del 2024, gli alert relativi all’esposizione di dati sul dark web sono aumentati del 10%, evidenziando la necessità di una costante vigilanza.