Il Seoul Central District Court ha emesso un mandato di arresto nei confronti di Lee Jae-yong, vice presidente Samsung, accusato di aver corrotto funzionari del governo coreano. Lee avrebbe pagato 36 milioni di dollari a due fondazioni appartenenti a un aiutante (ora sotto accusa) del presidente Park Geun-hye, per garantire il supporto presidenziale a una fusione delle due holding Samsung.
Lee Jae-yong, vice presidente Samsung
Il primo mandato d’arresto per Lee, emesso a gennaio, era terminato con un nulla di fatto. La raccolta delle prove è però continuata e adesso sono stati raccolti nuovi elementi a carico del dirigente Samsung, culminati in un secondo mandato e nell'arresto. L'elenco delle accuse contro Lee include appropriazione indebita, corruzione, falsa testimonianza, occultamento di proventi illeciti e trasferimento illecito di beni all'estero. Attualmente è detenuto in carcere e potrebbe restarci anche fino a 18 mesi, quando inizierà il proc